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Guglielmo d'Orange in Inghilterra - 1700 -


Eppure pochi di questi vantaggi potevano essere usufruiti dagli strati inferiori della popolazione: l'abolizione dei possessi feudali non aboliva la proprietà della nobiltà terriera e durante l'interregno non si riuscì a dare una stabilità giuridica per i possessi dei freeholders. Se prima la distinzione era tra chi godeva e chi non godeva di privilegi, ora era quella tra ricchi e poveri.
Giacomo II era fuggito nel 1688 lasciando il trono vacante, tra i più urgenti problemi costituzionali lasciati al Parlamento. Un gruppo di pari si assunse la responsabilità di chiamare in aiuto Guglielmo d'Orange in Inghilterra ma nelle settimane successive si verificò un'anomalia costituzionale perchè la Camera dei Lord si impegnò nel disbrigo delle pratiche di Governo in questioni civili e Guglielmo si occupava di questioni militari. Il 26 dicembre Guglielmo convocò una riunione dei parlamenti di Carlo II chiedendo di assumere il controllo degli affari di Stato fino a quando non fosse stata eletta una Convenzione. Il cosiddetto Parlamento della Convenzione si riunì il 22 gennaio 1689 e procedette innanzitutto ad escogitare una formula che consentisse di ricucire lo strappo provocato dalla fuga di Giacomo, accingendosi a trovare misure che non riproponessero misure assolutistiche da parte di un futuro sovrano. Lo strappo era complesso da cucire perchè Giacomo aveva abbandonato il trono e aveva pure bruciato molti degli ordini per l'elezione generale. C'erano forti divergenze su come affrontare questo problema poiché i Comuni, anti Stuart, non trovarono problemi a sostenere che Giacomo aveva abdicato e che quindi il trono era vacante; i Lord invece accettarono questa formulazione solo dopo due settimane di dibattito. Fu fatto notare che il trono non poteva essere vacante poiché ereditario. Fu considerato illegittimo il figlio di Giacomo e fu dato il trono a Maria II Stuart, assieme al marito Guglielmo III d'Orange, portando così alla fine della Gloriosa Rivoluzione. La Declaration of Rights che ne scaturì fu quanto di più vicino ad un documento costituzionale l'Inghilterra avesse mai posseduto, ed escludeva dal trono tutti i cattolici o gli sposati a cattolici.
Un parlamento a maggioranza tory approvò di accordo con i whigs l'Act of Settlement nel 1701, che limitava ulteriormente la trasmissione ereditaria della corona, i cui sovrani dovevano appartenere alla Chiesa d'Inghilterra, non avrebbero potuto coinvolgere il paese in una guerra a difesa di territori non britannici senza il consenso del Parlamento e non avrebbero potuto lasciare l'Inghilterra (quest'ultimo pezzo abolito nel 1716); gli stranieri non potevano sedere in Parlamento e non potevano ricevere né cariche civili o militari né terre dalla corona.

Tratto da STORIA MODERNA di Gherardo Fabretti
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