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Spazi di mediazione culturale in Nord Italia


Esistono degli spazi di mediazione culturale e diffusione dei saperi allevanti; le autrici riportano alcuni dei servizi del nord italia sia pubblici che privati.

LA CASA DI TUTTI I COLORI Milano, Caritas ambrosiana. Servizio di incontro, scambio, progettazione sui temi dell’infanzia e delle relazioni educative in contesti multiculturali. Si tratta di un modo per accorciare le distanze tra persone di culture diverse. Tutto dalla gestione dei servizi offerti e degli spazi è volto all’integrazione alle persone che come una casa si ritrovano su un posto piacevole che rappresenta un porto sicuro, informale e colorato. Di tutti i colori non come colore della pelle ma come fiori e piante che vengono da tutto il mondo che si mischiano creando colori e profumi impensabili. Attività di cura, formazione,m incontro sui temi della maternità, dell’educazione dei figli, della famiglia non in termini di ruoli ma di affetti e legami.

SPAZIO BIMBI Torino, Centro Interculturale. Rispondere alle esigenze di cura a fronte di una lunga lista di attesa dei servizi educativi comunali. Non solo cura ma anche momenti di socializzazione e incontro/confronto tra le mamme straniere.

COCCOLE E GIOCHI Milano, Asl. Si rivolge alla genitorialità a mamme e papà di bambini in età compresa da i primi giorni di vita e il raggiungimento dell’autonomia motoria. Tale servizio ha la duplice funzione preventiva di disfunzioni motorie e problemi sociali legati alla solitudine, all’emarginazione proponendosi come luogo di lettura e mediazione tra i bisogni dei genitori e dei figli al fine di trovare un modo sereno e positivo di “essere con” i propri bambini. il servizio vuole essere di sostegno alle mamme e ai papà al fine di evitare l’insorgere di ansie o paure negli adulti e promovendo invece la fiducia. È uno spazio libero di incontro aperto alla relazione tra adulti e bambini e dove anche le nfamiglie straniere possono trovare un luogo di socializzazione anche se non precipuo. C’è poi l’intervento a domicilio come ulteriore momento di osservazione del rapporto con i genitori e instaurare momenti di socializzazione tra mamme che si possono ritrovare con l’educatrice negli spazi di quartiere conosciuti e usati. inoltre il servizio vuole favorire la costituzione di reti informali naturali di sostegno nelle difficoltà genitoriale anche attraverso libere discussioni sulle diverse modalità di affrontare lo svezzamento, l’allattamento, la gestione dei pasti in un momento di confronto con  l’altro che è anche colui che viene da lontano.

UNA TATA PER AMICA Vimercate, Comune. Il comune è garante dell’efficienza e dell’efficacia di questo servizio sostitutivo del nido che offre un aiuto domiciliare alle donne straniere che spesso non riescono ad accedere ai servizi educativi pubblici o che hanno bisogno di un servizio diurno di respiro e sollievo a causa delle responsabilità lavorative.

TELET: (martedì) un luogo incontro e formazione. Martedì mattina in una scuola dell’infanzia madri e bambini tunisini e marocchini si ritrovano insieme. Nato a partire dal centro “tempo per tutti” voleva essere un luogo di aggregazione per ridare tempo a quella porzione di immigrazione invisibile, quella femminile che non crea problemi che vive spesso isolata in casa che è essenzialmente legati alle fasi del ciclo di vita soprattutto matrimonio e gradidanza-nascita-puerperio. Da questo gruppo è emersa la necessità di discutere non solo sui saperi allevanti magari anche confrontandoli con quelli degli operatori ma soprattutto uno spazio per se un tempo proprio al femminile uno spazio ben identificabile in cui discutere della propria condizione di immigrate, della solitudine, la mancanza di amici e parenti o della bellezza della propria cultura ma si è manifestata anche l’esigenza di capire l’italiano spezzate come sono da una lingua privata degli affetti e una pubblica sociale necessaria alla sopravvivenza. Così telet è diventato anche un momento di formazione che insegnasse la lingua italiana che altrimenti restava solo relegata al bombardamento televisivo, un miscuglio di micro informazioni che racchiude solo frasi fatte. Anche questo serve a rompere la monotonia di donne spesso isolate rinchiuse in casa che non hanno altro m,ezzo di comunicazione se non la tv  ma essa non è comunicazione perché è un canale ad una via che non richiede feedback quindi non crea relazione ne crescita.
Le reti sociali e le forme di aiuto reciproco che le donne immigrate costruiscono o meno rappresentano l’ambiente in cui il piccolo viene al mondo e cresce. Per ambiente si intendono gli oggetti, i luoghi ai quali il bambino ha accesso, le reti di socialità nelle quali è inserito, le domande, risposte, le aspettative che hanno su di lui agli adulti che si occupano del suo accudimento. A tal proposito occorre ricordare che Super e Harkness (1986) coniarono dall’ecologia il termine nicchia di sviluppo inteso proprio come ambiente di crescita del bambino; un sistema complesso di relazioni nel quale i vari elementi o sottoinsiemi interagiscono tra loro e sono indipendenti. Tali insiemi e sottoinsiemi riguardano:-
-    Ambiente fisico: clima, spazio, paesaggio, luoghi, oggetti …
-    Struttura familiare: organizzazione ruoli condizioni di vita reti di scambio e relazioni
-    Metodi e tecniche di maternage
-    Rappresentazioni dell’infanzia e dello sviluppo infantile.

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