Il rapporto con la natura nelle società distopiche
Il rapporto con la natura nelle società distopiche
Il quinto è quello del rapporto con la natura. Si ha una visione duplice e opposta a seconda del punto focale interno della trama o esterno dell'autore. Sono civiltà altamente meccanizzate che diffidano del mondo naturale. In Zamjàtin la città è completamente chiusa e isolata ma al protagonista viene il dubbio che proprio lì fuori forse si starebbe meglio. In Huxley c'è la Riserva dei Selvaggi e nei metodi di fecondazione artificiale si celebra il trionfo sull'imperfetta biologia naturale. In Fahreneit 451 le descrizioni naturali alla fine del libro si fanno commosse ed elegiache.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letterature comparate
- Docente: Domenico Tanteri
- Titolo del libro: Costretti ad essere felici
- Autore del libro: Domenico Tanteri
- Editore: CUECM
- Anno pubblicazione: 2001
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