I rapporti tra Zamjàtin, Orwell, Huxley
Parliamo infine del più fitto rapporto intertestuale tra i romanzi di Zamjàtin, Orwell e Huxley. Huxley disse di non avere mai letto Zamjàtin prima della pubblicazione di Mondo Nuovo. Orwell invece ne aveva anche scritto su un articolo del 1946 e in effetti molte sono le analogie tra Noi e 1984. La forma diaristica, per quanto esclusiva in Zamjàtin, è spesso presente in 1984. I rapporti tra le coppie di protagonisti (la donna sempre più intraprendente dell'uomo, i medesimi luoghi di incontro, la medesima sconfitta totale, anche se in questo caso i due finali sono diversi), i caratteri dei personaggi. Pensiamo alle enormi labbra da negroide di Rutherford (1984) e le labbra grosse da negro di R – 13; la medesima metafora del proiettile in Orwell e Zamjàtin; l'intento di indirizzare il messaggio dei protagonisti ai contemporanei. Letterariamente entrambi propongono personaggi ben caratterizzati e hanno intrecci abbastanza complessi. L'elemento affabulatorio prevale in entrambi rispetto a quello descrittivo. In tutti e tre troviamo lunghe parti didascalico – descrittive o analitico – argomentative: macroscopica in Orwell con il Libro di Goldstein, ma visibili anche in Huxley nei primi due capitoli con la visita guidata. In tutti e tre le figure che incarnano l'autorità sembrano tutti archetipi del Grande Inquisitore di Dostoesvskij: il Benfattore di Zamjàtin, il Governatore Mondiale di Huxley e O'Brien di Orwell. Tutti hanno un aspetto grave e pensoso, sembrano quasi assolvere la loro funzione perchè eroicamente si accollano il peso delle loro responsabilità.I protagonisti principali poi sono tutti antieroi, “difettosi” in una o nell'altra manierra.
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Autore:
Gherardo Fabretti
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- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letterature comparate
- Docente: Domenico Tanteri
- Titolo del libro: Costretti ad essere felici
- Autore del libro: Domenico Tanteri
- Editore: CUECM
- Anno pubblicazione: 2001
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