Cultura e arte nelle società distopiche
Il secondo nucleo tematico è quello della cultura e dell'arte. Nelle società distopiche l'arte e la cultura sono bandite o tenute sotto stretto controllo. Bradbury, ma anche Huxley, dove il nuovo ordine è affermato e consolidato grazie alla soppressione di tutti i libri pubblicati prima del 150 di Ford, soppressione portata avanti anche con tecniche e modi brutali come nel caso del massacro al British Museum. In 1984 di Orwell viene portata avanti una caccia spietata ai libri e la letteratura del passato viene completamente stravolta in neolingua. In queste società le uniche manifestazioni artistiche ammese sono quelle dei poeti e degli scrittori ufficiali come R – 13 in Zamjàtin, Helmoltz Watson in Huxley e Julia in 1984, che ci dà una idea di come fosse condotta l'attività letteraria con versificatori, caleidoscopi eccetera.
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letterature comparate
- Docente: Domenico Tanteri
- Titolo del libro: Costretti ad essere felici
- Autore del libro: Domenico Tanteri
- Editore: CUECM
- Anno pubblicazione: 2001
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