Skip to content

Il rapporto con la natura nelle società distopiche

Il rapporto con la natura nelle società distopiche


Il quinto è quello del rapporto con la natura. Si ha una visione duplice e opposta a seconda del punto focale interno della trama o esterno dell'autore. Sono civiltà altamente meccanizzate che diffidano del mondo naturale. In Zamjàtin la città è completamente chiusa e isolata ma al protagonista viene il dubbio che proprio lì fuori forse si starebbe meglio. In Huxley c'è la Riserva dei Selvaggi e nei metodi di fecondazione artificiale si celebra il trionfo sull'imperfetta biologia naturale. In Fahreneit 451 le descrizioni naturali alla fine del libro si fanno commosse ed elegiache.

Tratto da LETTERATURE COMPARATE di Gherardo Fabretti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.

Forse potrebbe interessarti:

Arancia Meccanica e l'evoluzione della società fino ai giorni nostri

Il termine distopia è nato nel 1868 da una distorsione del termine utopia e come suo opposto, il genere letterario però si è sviluppato solo in seguito. Infatti, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento le opere letterarie di genere distopico hanno avuto una rapida espansione. Il genere distopico si è evoluto nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui c'è ancora una...