Orwell e la falsità della felicità
Anche in Orwell il rapporto tra felicità e libertà è presente e riveste grande importanza. Qui si configura in due modi diversi: quello ingenuo di Winston Smith, analogo a quello classico delle antiutopie, secondo cui i termini tra loro sono incompatibili e l'uomo rinuncia all'uno per ottenere l'altro che gli viene assicurato da uno Stato più o meno utopicamente ordinato, e quella cinica e feroce di O'Brien, che smonta la visione ingenua di Winston e asserisce chiaramente che lo Stato non si prefigge né la felicità né la libertà.
Il tema è poi presente anche in Bradbury dove si sottilinea l'inconsistenza e l'intrinseca falsità della felicità derivante dallo stolido edonismo che caratterizza e informea di sé l'ethos di quel mondo.
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Autore:
Gherardo Fabretti
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- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Letterature comparate
- Docente: Domenico Tanteri
- Titolo del libro: Costretti ad essere felici
- Autore del libro: Domenico Tanteri
- Editore: CUECM
- Anno pubblicazione: 2001
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