L'Istituto di ricerca di Warburg, e il contributo di Saxl
Saxl diede ampio sostegno a Warburg e alla sua biblioteca e ne ampliò di molto il catalogo. Grazie all'aiuto finanziario dei due fratelli di Warburg, banchieri, la biblioteca divenne Istituto di Ricerca nel 1921. I risultati furono ampi e soddisfacenti: dal 1921 al 1932 (nel 1929, alla morte di Warburg, prese le redini dell'Istituto) produsse 24 volumi di studi e 9 di conferenze. Sono opere che a monte mirano a mettere a fuoco la tessitura profonda e complessa del'immagine, e lo fanno con una politica spregiudicata, fatta di verifiche interdisciplinari tra astrologia e magia, storia delle religioni e sopravvivenza della cultura classica nel mondo moderno. Si analizzava il contenuto per dare una interpretazione totale dell'opera nel suo completo contesto storico, come se essa fosse il sintomo di una situazione culturale che manifestava attraverso simboli, allegorie e in genere forme portatrici di significato. Si indagava ciò che di più irrazionale c'era per esorcizzarlo razionalmente.
Saxl indaga le credenze e le immagini antiche, specie quelle di carattere astrologico, ma sempre nel solco delll'interpretazione storica e della verifica documentaria, e a differenza di Warburg pone maggiormente l'accento sul Medioevo inteso come periodo fondamentale della trasmissione dell'eredità classica al Rinascimento. Un interesse per il medioevo che lo portò a concepire l'opera mai compiuta di un Reallexikon (un lessico) del Medioevo. Nel 1933 la situazione politica che si affaccia in Germania costringe Saxl a spostare l'Istituto a Londra, aiutato di nuovo dai fratelli Warburg e dal finanziere Samuel Courtauld. Nel 1939 la Biblioteca fu evacuata in parte alla Watts Gallery, a Guilford, e in parte nel Galles, ad Aberystwyth, mentre l'Istituto funzionava a Deham, nel Buckinghamshire. Nel 1943 l'Istituto diventa parte integrante dell'Università di Londra.
I lavori dell'istituto :
Seguire gli sviluppi dell'attività scientifica dell'Istituto è semplice; basta infatti consultare le varie pubblicazioni della rivista dedicata allo scopo: il Journal of the Warburg and Courtauld Institute. Se non bastasse, compaiono i numerosi saggi di cui si parlava prima. Il Journal nasce nel 1937 e i primi redattori furono Edgar Wind e Rudolph Wittkower. L'anno dopo si unisce Anthony Blunt. Nel dopoguerra a Wind succede Yates. Quali fossero le intenzioni e gli obiettivi del giornale era chiaramente dichiarato nell'editoriale del primo numero. Ricerca diretta a chiarire la sopravvivenza degli elementi classici nella storia europea della religione, della vita sociale, delle arti, della scienza e della letteratura; analisi concernenti prevalentemente il Rinascimento e l'Umanesimo; esplorare i simboli, i segni e le immagini create nell'antichità e impiegate nell'era moderna come strumenti di illuminazione e superstizione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia della critica d'arte
- Docente: Valter Pinto
- Titolo del libro: La critica d'arte del Novecento
- Autore del libro: Gianni Carlo Sciolla
- Editore: Utet
- Anno pubblicazione: 2006
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