"LIFT project" e "Lumiere project"
In tempi nei quali analogico e digitale convivono, la scelta tra questi diviene già una questione di stile. Questo è vero non solo per LaMont ma anche per LIFT (Liaison of Independent Filmmakers of Toronto). Mentre LaMont rifiuta tutti i formati filmici, LIFT rifiuta tutto riguardo i formati filmici. Per la celebrazione del suo 25°anniversario, LIFT ha lanciato un suo manifesto (Manifesto Film Project) inviting “absolute beginners to established filmmakers”to submit film based proposals (ne vengono selezionate 25 in base ad alcuni criteri: 1.artistic merit of the MF proposal; 2.the significance of the MF project to the applicant’s artistic development as a filmmaker and arist; 3.the ability of the applicant to successfully carry out the proposal by the period of time specified in the call for submissions). LIFT accetta tutti I formati filmici, non ci sono restrizioni al riguardo. L’unica restrizione è il digital video (è grande il potere del video per Tom Sherman, un video artista che aveva scritto contro i film: film dead) che è proibito. LIFT risponde a Sherman: we only want film on film. E non che LIFT sia contro il video, al contrario o rispetta come una forma d’arte, ma al contempo vuole proteggere film dalla morte come forma d’arte. LIFT vuole stimolare il “rebirth of film” all’inizio del 21°secolo. Il girare un film è stato ridefinito dall’era dell’immagine digitale. Per la disponibilità dl Dv i film diventano un nuovo film style. The new film style is the style of film (as opposed to the style of Dv). “Film is dead, long live film”. Thanks to Dv, film is dying; but also thans to Dv film can resurrect as a new art form. Per il suo essere provocatorio LIFT può considerarsi un manifesto.
Dieci anni dopo, nel contesto della centennale celebrazione del cinema, un progetto simile fu intrapreso in Francia. Quaranta registi internazionali furono invitati per realizzare un “manifesto film” con l’originale cinepresa, il Cinematografo Lumiere. Lumiere et compagnie imposero alcune regole ai partecipanti (1.the film cannot be longer than 52seconds; 2.no synchronized sound is permitted; 3.no more than three takes may be made). In termin di stile il risultato del progetto fu molto ibrido. Alcuni tentarono di riproporre lo stile del cinema delle origini, altri optarono per un stile molto molto personale. In questo caso lo stile è “an instrument of writing movement with light”.
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Autore:
Laura Righi
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- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo
- Esame: Dinamiche dei processi intertestuali e intermediali
- Docente: Leonardo Quaresima
- Titolo del libro: Lo stile cinematografico
- Autore del libro: E. Biasin, G. Bursi e L. Quaresima
- Editore: Forum
- Anno pubblicazione: 2007
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