La rappresentazione dello spazio cinematografico
Scenografia ed espressionismo
Al lato opposto si colloca l'esperienza del cinema espressionista che spesso individua nelle più tipiche ed emblematiche configurazioni dello spazio urbano non solo gli elementi costitutivi di una grammatica spaziale ma anche le forme simboliche in cui si cristallizza l'urlo primitivo della rivolta espressionista.
Scenografia e rappresentazione dello spazio urbano.
Arriviamo ora ad esaminare le modificazioni che il cinema contemporaneo basato sugli effetti speciali e sull'integrazione con le tecniche elettroniche ha introdotto nella rappresentazione dello spazio urbano. Da un punto di vista iconografico, notiamo una presenza ossessiva delle luminescenze, delle intermittenze e delle discontinuità degli schermi elettronici nelle scenografie del cinema contemporaneo. Il film che probabilmente ha spinto più avanti il rapporto fra la rappresentazione dello spazio urbano e l'uso degli effetti speciali resi possibili dall'adozione di tecnologie elettroniche è Un sogno lungo un giorno. Il "sogno" di una coppia di Las Vegas che, durante la notte del 4 luglio, si concretizza in due scappatelle sentimentali reciproche. Il film, costato 26 milioni di dollari, si è rivelato una catastrofe al botteghino. Coppola ha realizzato il film con l'elettronica del mezzo televisivo e Storaro si è sbizzarrito nella fotografia. Ma la favola-musical pretesto per un gioco di tecnica non ha convinto la critica.
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Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
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- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Storia e critica del cinema
- Docente: Stefania Rimini
- Titolo del libro: Saper vedere il cinema
- Autore del libro: Antonio Costa
- Editore: Bompiani
- Anno pubblicazione: 1985
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