Inizio di "L'infernale Quinlan". Piano-Sequenza
Il film inizia con il celeberrimo piano sequenza di quasi tre minuti che rappresenta idealmente l’attraversamento di un confine, un tema che percorre tutto il film: confine tra Messico e Stati Uniti; confine tra bene e male; confine tra giustizia e ingiustizia; confine tra pragmatismo e moralità. Solo dopo l’esplosione abbiamo il primo stacco di montaggio e la primissima inquadratura del film ci mostra le mani dell’assassino, la cui identità nel corso del film risulta essere meno importante rispetto al metodo con cui si arriva alla risoluzione del mistero. Dopo l’esplosione, la struttura drammaturgica del film si costruisce su una costante alternanza tra ciò che avviene in Messico e ciò che avviene negli Stati Uniti. Ritorna spesso lo strumento estetico del campo-controcampo che mostra Quinlan in contrapposizione prima ai suoi colleghi americani e poi a Vargas: tra i due vi è fin dall’inizio una tensione latente che poi scoppierà in un vero e proprio conflitto ideologico e metodologico.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
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