Personaggi di "La signora di Shangai"
Un altro elemento tipico della messa in scena di Welles è quello di utilizzare l’artificio del riflesso dello specchio per rappresentare la realtà a 360°, come nella scena in cui il socio di Bannister, George Grisby, osserva con il cannocchiale Elsa Bannister mentre si tuffa in acqua. I primi piani degli squali maschili sono molto forti e badano ai particolari, come ad esempio le rughe o le gocce di sudore. Nel montaggio alternato di questa sequenza abbiamo il contrasto tra la bruttezza del volto di Grisby e lo splendore del corpo di Elsa. Le inquadrature in cui sono in scena sia Orson Welles sia Rita Hayworth contemporaneamente sono invece molto più morbide e levigate.
La sequenza successiva mette in scena tutti gli squali con cui Michael O’Hara deve convivere e viene rappresentata di notte, quasi come a sottolineare l’oscurità che l’uomo dovrà affrontare.
Quando Elsa canta una canzone, la macchina da presa la inquadra in maniera tale da renderla simile ad una sirena che attira a sé Michael, l’uomo di buon cuore, sebbene questi siano stanco di lavorare per quegli squali per cui il denaro è tutto.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
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