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Assunti teorici di base della teoria piagetiana: Lo strutturalismo


Piaget cercò di capire la natura e l'organizzazione del sistema cognitivo, osservando un campione di comportamenti intellettuali e individuando i principi logici che caratterizzavano la struttura mentale ad essi sottostante.
Le strutture cognitive sono i principi organizzativi del sistema cognitivo, riflettono le modalità di organizzazione dei dati e si modificano nel tempo. Sono descrivibili sulla base di principi astratti che sottostanno e controllano il pensiero e il comportamento (non sono osservabili direttamente).
Nel corso dello sviluppo, secondo Piaget, si verificano, nel sistema cognitivo, delle modificazioni che contrassegnano delle vere e proprie fasi/stadi, che si caratterizzano per la presenza di una particolare struttura cognitiva:
stadio sensomotorio
s. preoperatorio
s. operatorio concreto
s. operatorio formale
Lo sviluppo cognitivo può essere descritto come una modificazione di strutture che fanno da substrato al passaggio da uno stadio all'altro.
Piaget formula, quindi, la dottrina degli stadi (stadio= periodo di tempo in cui il pensiero del bambino e il suo comportamento riflettono un particolare tipo di struttura sottostante).
Passando da uno stadio all'altro il bambino passa da risposte riflesse alle stimolazioni ambientali ad azioni sull'ambiente, a pensieri, diventando un individuo capace di riflettere su ciò che è possibile oltre che su ciò che è reale.
Tutti gli stadi si caratterizzano per essere sistemi strutturati di azioni o pensieri organizzati (struttura d'azione), formano una sequenza invariante (ordine universale) e tendono ad integrarsi gerarchicamente (ogni stadio deriva dal precedente e lo ingloba).

Tratto da LO SVILUPPO COGNITIVO di Alessio Bellato
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