I conti funzionanti
Il conto è una serie ordinata di scritture riguardanti un dato oggetto del quale si vogliono conoscere sia la grandezza iniziale sia le successive variazioni.
I conti possono essere quantità fisiche (chilogrammi, litri) o quantità monetarie (valori).
Sono conti funzionanti a quantità fisiche i conti intestati a singoli articoli merceologici nella contabilità di magazzino allo scopo di rilevare per ciascuna merce la consistenza iniziale, le operazioni di carico e scarico, la consistenza finale.
Sono conti funzionanti a quantità monetarie (valori) i conti che registrano le variazioni intervenute nel denaro, nei crediti, nei debiti o che rilevano gli importi di costi e servizi.
I conti funzionano necessariamente a valori quando hanno per oggetto un insieme di elementi non omogenei e quando funzionano tra loro collegati in modo da formare un sistema di conti, come accade nella contabilità generale.
In tali casi lo strumento con il quale si convertono le unità fisiche in valori è dato dalla moneta di conto (attualmente l'EURO).
I conti si distinguono in:
a) conti analitici: sono accesi a un oggetto elementare; es. il conto Merci beta c/acquisti;
b) conti sintetici (detti anche di mastro): sono accesi a un oggetto che riunisce più oggetti elementari, tra loro sufficientemente affini od omogenei; sono sintetici: il conto Banche c/c, che riassume il rapporto in essere con più aziende di credito; il conto Crediti v/clienti, che riepiloga i movimenti intervenuti nei vari conti analitici intestati ai singoli clienti.
I valori accolti nei conti analitici sono assai più omogenei di quelli rilevati nei conti sintetici. Per esempio i conti analitici Autovetture, Autocarri accolgono ciascuno valori relativi a specifici mezzi di trasporto, mentre il conto di mastro Automezzi sintetizza valori di differente origine, relativi a beni di diversa natura. In un'azienda si dispone sia di conti particolareggiati che di dati riassuntivi; si utilizzano quindi sia i conti analitici facenti parte delle contabilità sezionali, sia i conti sintetici, appartenenti alla contabilità generale
Il prospetto che accoglie le scritture di un conto si compone di più colonne, il cui numero varia a seconda dell'oggetto del conto, della quantità di informazioni che si vogliono rilevare e della forma del conto stesso.
Di solito si riscontra una colonna per la data delle operazioni, una per la descrizione, una o più colonne per le quantità.
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Autore:
Vera Albanese
[Visita la sua tesi: "La revisione delle rimanenze nel bilancio d'esercizio"]
[Visita la sua tesi: "The Audit of Inventories in the Financial Statements"]
- Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Economia Aziendale
- Esame: Fondamenti di partita doppia
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