Le forze centripete al gruppo: conformità
La conformità sociale è definita da Turner come il movimento di una o più persone “discrepanti” verso le posizioni normative di gruppo come funzione di una pressione implicita o esplicita da parte dei membri del gruppo. Può essere definita come l’adesione a un’opinione o comportamento prevalente anche quando questi sono in contrasto col proprio modo di pensare.
In contesti e situazioni particolari, la conformità può avere gravi effetti:
Janis, a proposito del pensiero di gruppo nel contesto di decisioni cruciali in politica e grandi organizzazioni imprenditoriali, ha mostrato come il vincolo fra membri di gruppi di vertice legati da forte coesione può originare errori valutativi che portano a decisioni disastrose. Questo vincolo porta ad evitare discussioni aperte e accese nel timore di spezzare l’armonia e la coesione; il bisogno di conservare l’unità di gruppo può portare all’autocensura individuale.
Janis evidenzia i vincoli che nelle grandi organizzazioni possono portare a decisioni scadenti: quelli di natura personale (staff coinvolto, vincoli affiliativi o di appartenenza), che portano a regole decisionali quali il coprirsi le spalle, la scelta della posizione più forte, il voler vincere ad ogni costo, le riunioni manovrate.
Asch e Festinger
Asch è il primo psicologo a studiare il fenomeno della conformità, ed evidenzia i motivi principali per cui le persone si conformano all’influenza della maggioranza:
compiacenza (i soggetti danno risposte pubbliche per non apparire diversi),
accettazione (fanno propria la posizione della maggioranza per scelta e timore di sbagliare)
convergenza (motivazione alla conformità di tipo affettivo, perché opporsi è sgradevole e stressante).
Secondo Festinger, le pressioni del gruppo verso l’uniformità hanno funzione di :
preservare la realtà sociale (ossia quella costruita e condivisa dai membri come punto di riferimento e mezzo per identificarsi col gruppo)
facilitare la locomozione sociale, il movimento del gruppo verso il raggiungimento degli obiettivi.
Insieme al bisogno di omologarsi, però, vi è anche quello di differenziarsi, fenomeno senza il quale non sarebbero possibili innovazioni e cambiamenti.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Alessio Bellato
[Visita la sua tesi: "Il trattamento di gioco nei bambini con autismo"]
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Titolo del libro: I gruppi sociali
- Autore del libro: Speltini, Palmonari
- Editore: Il Mulino
- Anno pubblicazione: 2007
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