Decolonizzazione dell'Africa orientale
La decolonizzazione dell’Africa orientale (che scontava un dibattito politico politica e sindacale meno acceso di quella dell’Africa occidentale) partì in lieve ritardo e si concluse negli anni immediatamente seguenti il 1960. Anche nell’Africa orientale il tentativo federalista (che al contrario della Francia era invece benvisto dalla g.b.) naufragò sotto l’egoismo delle elite indisposte a spartire il proprio potere con enti sopranazionali. Kenya, Uganda, Tanzania e Zanzibar (confluiti in uno stesso stato), giunsero all’indipendenza fra il 1961 e il ’63. Anche il tentativo inglese di istituire una Federazione dell’Africa centrale comprendente le due Rhodesie e il Nyasaland cadde nel vuoto e i tre stati raggiunsero l’indipendenza separatamente verso la metà degli anni sessanta con i nomi rispettivamente di Zambia, Rhodesia meridionale e Malawi.
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