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Le esperienze non dichiaratamente intenzionali


Le esperienze educative non dichiaratamente intenzionali tendono a modificare o a inaugurare atteggiamenti, comportamenti, abitudini, opinioni nei destinatari senza che ciò sia direttamente esplicitato. Non sono previsti processi di negoziazione con i destinatari, riguardo agli obiettivi, agli esiti, ai procedimenti.
Possono essere collocati all’interno di quest’area, per esempio, le campagne pubblicitarie, il tentativo di organizzare spazi urbanistici che implichino l’attivazione di un qualche comportamento da parte delle persone che vi risiedono, i tentativi coscienti di imporre uno stile di comportamento all’interno di un gruppo, e comunque tutte quelle esperienze educative nelle quali si reputa opportuno che l’educando (per il suo e/o per l’altrui vantaggio) non abbia consapevolezza degli intenti trasformativi che lo riguardano.

Tratto da L’EDUCATORE IMPERFETTO di Anna Bosetti
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