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Prima parte di "Il fu Mattia Pascal", vicenda rusticana


Venendo al racconto vero e proprio, c’è una prima parte in cui si narra la giovinezza di Mattia (occhio strabico che poi si opera; l’ occhio strabico è il principio stesso della scrittura umoristica) ed è una parte beffarda, grottesca, libertina e anarchica. Rimasto orfano di padre insieme al fratello Berto il giovane Mattia fa la vita dello scioperato, sperperando,anche grazie all’ accondiscendenza e alla mitezza della MADRE,l’eredità paterna, già gravemente compromessa dall’ avidità dell’ amministratore, Batta Malagna – la talpa, perché distrugge sotterraneamente i beni di famiglia - a cui cerca invano di opporsi la zia Scolastica, sorella del padre e cognata della madre. Per rabbia e desiderio di vendetta, Mattia, don giovanni involontario, seduttore per delega (Nino Borsellino) mette incinta la moglie del disonesto Malagna, la giovane Oliva disperata di non poter dare un erede al marito, mentre è lui che non può avere figli. Contemporaneamente rimane incinta di Mattia anche la giovane e bella Romilda, su cui Malagna puntava le sue mire per averne un figlio, sia pure fuori dal matrimonio. Romilda ha una madre, la vedova Pescatore, arpia e prepotente, interessata solo a sistemare la figlia purchessia. Insomma il caso e il desiderio di vendetta di Mattia fanno sì che costui si trovi padre due volte e il Malagna neanche una. Però non è una fortuna. Malagna si tiene il figlio di Oliva, che è sua moglie legittima, ma Romilda deve sposarsela Mattia.
Importanti in questa prima parte anche Il Cavalier Gerolamo Pomino e Gerolamo Pomino figlio
 Qui finisce il racconto rusticano e comincia la triste storia di Mattia Pascal.

Tratto da L'OPERA E IL PENSIERO DI LUIGI PIRANDELLO di Loredana Rossi
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  • Autore: Loredana Rossi

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