Ritorno del meccanismo della vita sociale per Adriano Meis
Pian piano però il meccanismo della vita sociale torna a riprenderlo. Uggia della solitudine, bisogno di normalità. Si accorge che la sua libertà è un po’ tiranna quando non può comprarsi un cagnolino.Si stabilisce a Roma - acquasantiera e portacenere-, in una stanza in affitto presso Anselmo Paleari –personaggio importante esperto di teosofia. Paleari gli fa da precettore filosofico, gli espone le sue teorie, parlandogli dello strappo nel cielo di carta e della lanterninosofia – . Un po’ alla volta tutti gli inganni, le trappole della condizione sociale lo ricacciano negli stessi meccanismi da cui aveva creduto di liberarsi. La famiglia di Anselmo Paleari è un intreccio di esistenze esasperate che convivono a fatica. S’ innamora di Adriana, mitissima e dolce fanciulla che soffre di una situazione familiare negativa. Il cognato, Terenzio Papiano rimasto vedovo in seguito alla morte della moglie, sorella di Adriana, è un personaggio losco, un disonesto che tiene in scacco l’ intera famiglia e anche un’ anziana triste signorina, Silvia Caporale, anch’ essa affittuaria dei Paleari. C’è anche Scipione Papiano, fratello epilettico di Terenzio, di cui quest’ ultimo si serve per i suoi loschi traffici. Pascal subisce ad opera di Papiano un furto che non può denunciare. A casa del marchese Giglio d’ Auletta, subisce un oltraggio da parte del pittore Bernaldez, per gelosia nei confronti della giovane Pepita Pantogada, che non può vendicare con un regolare duello.
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- Autore: Loredana Rossi
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