Il contract nel diritto primitivo anglosassone
Per capire quali sono le specificità della disciplina del contract bisogna partire dall'evoluzione storica che ha portato in Inghilterra alla creazione di questa figura.
Il contract nel diritto primitivo anglosassone
Nel diritto primitivo anglosassone, che vigeva prima della conquista normanna, un impegno assunto da un privato verso un altro era vincolante sul piano giuridico solo se vestito di certe formalità. Occorreva cioè che il soggetto che intendeva impegnarsi si esprimesse con determinate formalità perché il suo impegno avesse valore.
Questo è un dato che in realtà ritroviamo ovunque nei sistemi giuridici poco sofisticati e poco evoluti. Era presente anche presso i romani: per lo meno all'inizio, l'impegno era ricollegato all'esistenza di certe formalità, si ricollegava la volontà al compimento di certi atti.
Ad esempio, per il diritto romano chi voleva assumere un debito per poterlo fare con effetto giuridicamente vincolante doveva ricorrere alla simulatio. La simulatio era un negozio formalissimo che prevedeva una sorta di “botta e risposta” tra i soggetti contraenti: il debitore si rivolgeva al creditore e gli diceva “Spondest mihi dare centum?” (accetti di darmi cento?); l'altro doveva rispondere “spondeo” (accetto). Se anziché rispondere “spondeo” faceva cenno di sì col capo non si impegnava, occorreva l'utilizzo di quelle particolari parole.
C'erano poi altri negozi che prevedevano ad esempio l'intervento di testimoni, il compimento di certe formalità. Per il passaggio di un bene immobile occorreva la traditio: le parti dovevano andare sul terreno oggetto di vendita, il venditore prendeva una manciata di terra e la metteva nelle mani del compratore per simboleggiare la consegna del bene.
Tutto questo perché negli ordinamenti giuridici dove il grado di evoluzione non è elevato si dà molta importanza alle forme esteriori, perché le forme si vedono, è facile ricollegare l'impegno vincolante al compimento di certe formalità, senza considerare se un soggetto espletando formalità diverse volesse esprimere quella volontà. Inoltre il compimento della forma, a prescindere dalla volontà, impegna: anche chi stipula per scherzo, senza la volontà di impegnarsi, risulta poi in effetti impegnato, l'errore non rileva.
Quello che accadeva in Inghilterra prima della conquista di Guglielmo il Conquistatore era simile: anche gli antichi anglosassoni avevano un sistema per cui per impegnarsi occorreva porre in essere particolari formalità.
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Autore:
Elisa Giovannini
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- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Economia
- Docente: Alberto Gianola
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