Definizione di diritto comparato
Su questo punto in passato si è aperto un dibattito, poiché qualcuno cercò di trovare una legittimazione alla scienza-diritto comparato sulla base dei risultati applicativi che il diritto comparato sembrava offrire: esso scopre somiglianze e differenze, quindi serve a promuovere la comprensione fra i popoli; qualcun altro diceva che il diritto comparato serviva per creare delle regole uniformi.
Questo dibattito ormai si è spento ed i comparatisti hanno raggiunto la consapevolezza che il diritto comparato, al pari di ogni altra scienza, si legittima in quanto incrementa la conoscenza umana. La scienza è un'attività che ha un senso in quanto fornisce dati, a prescindere poi che questi dati possano o non possano portare ad una utilizzazione pratica. Questa soluzione si applica anche al diritto comparato: esso è una scienza in quanto svela dei dati giuridici, e come tale incrementa la conoscenza umana.
Il diritto comparato serve a conoscere meglio il proprio diritto nazionale
Facendo paragoni con altri ordinamenti si possono scoprire le sfumature del proprio ordinamento. Il diritto comparato, in particolare, svela i crittotipi. “Crittotipo” è il termine che i comparatisti usano per indicare le regole operanti ma non verbalizzate
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Dettagli appunto:
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Autore:
Elisa Giovannini
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- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Economia
- Docente: Alberto Gianola
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