Freud e il caso di Dora: rischio di collusione
Non pensate che i pazienti ingannano fuori dalla vostra testa che ci sia un inganno perpetrato nei nostri confronti.Il paziente dice normalmente le cose come stanno il problema è che non facciamo in altri termini un buon servizio al paziente prendendoci per l’altro che riparerebbe la sua cattiva relazione con l‘altro più antico.
Allora cosa fa Freud nel caso dora esattamente preso in questo gioco perché il gioco di Dora era sicuramente quello di provocare Freud a fare il padre un po’ più decente e possiamo dire che un pochino Freud ci casca tant’è che l’analisi si interrompe e Dora come isterica intelligente si sottrae al punto giusto si sottrae precisamente deludendo Freud su questo punto. Freud si mette al posto del padre in qualche modo interpreta Dora e su questo punto l’analisi si interrompe ma non perché non fosse così ma certamente non c’era ragione che non fosse così ma non era quello il punto su cui Dora stava interpellando Freud, non era quello lì il punto di una rettifica, MA
dov’è il tuo desiderio per me?”-è già su questo asse –è chiedere dunque dove sono io per te.
Dora non vuole delle risposte che stanno sempre su questo asse:
Freud dice mi sta mettendo al posto di suo padre in un certo senso da una risposta a Dora cioè rinnega l’interrogativo che Dora sta già spingendo nei suoi confronti che riguarda il posto del desiderio di Freud
Qual è il suo desiderio?
non è interessata ai contenuti dell’enciclopedia sessuale che appare nel sogno è interessata a qual è il posto che Freud assegna a lei e forse non avere spinto abbastanza avanti l’idea che accanto alla corrente eterosessuale molto forte per altro in Dora stia prepotentemente una corrente che giustamente non definisce non tanto come omosessuale ma come ginecofila in cui la figura dell’amante del padre assume un certo rilievo è un modo forse un po’ zoppo di riconoscere comunque una carenza sul piano dell’interpretazione che credo non riguarda le figure con le quali si sono giocati i commerci di Dora ma una carenza di interpretazione sul perché e sul posto che lui andava ad occupare in questo tipo di gioco.
Una dimensione un po’ più aggiustativi adattiva si può fare ma è poco realistico p erché per porci come l’altro che satura diciamo così la domanda dl soggetto dovremmo prendere per i capelli e sollevarci da terra perché se noi siamo a bagno con il nostro paziente nella stessa sua questione inevitabilmente in quanto esseri umani sarà ben difficile che riusciamo a rispondergli cn una garanzia che l’incontro con noi è un buon incontro.
Ecco perché noi accentuiamo così tanto un’idea di manovra preliminare l’idea di incontri preliminari perché ci sia questo passaggio occorre che ci sia un comprovato interesse che non gli nasce spontaneamente ma nasce per il fatto che in qualche modo lo attiriamo nell’interesse di questa manovra, perchè quello che gli nasce spontaneamente è l’eterno rifrangersi della sua stessa immagine e quindi il volerne ricevere dall’altro gratificazione
Ecco perché molta psicoanalisi ha confuso questo inevitabile gioco di gratificazioni col dover immettere dentro alla dimensione della clinica analitica la frustrazione, noi invece andiamo di frustrazione .. non occorre che ci mettiamo a fare la madre frustrante è più che sufficiente quello che il nostro paziente ha incontrato quello che noi andiamo a fare è di costituire il luogo da cui leggere se c’è stata gratificazione rustrazione delusione e quindi di poter ridare un senso a tutto questo, un senso non secondo l’altro ma secondo quella singolarità irrepetibilità del soggetto di cui dicevamo.
Un pochino di gratificazione occorre che ci sia per esempio se nò ci butta via immediatamente infatti l’idea di collusione in Carli giustamente sottolinea che occorre giocarci con il paziente, giocare insieme solo che non è l’ultima parola della faccenda dunque… la prima manovra è di assicurargli un posto da cui quella questione la sua questione possa essere posta.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Beatrice Segalini
[Visita la sua tesi: "Il panico: un approccio integrato"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Metodi e tecniche di analisi della domanda nel colloquio psicologico
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