Analista più che puro schermo
Mentre facciamo il miglior regalo al nostro paziente quando non siamo sul capire quando non lo capiamo, quando gli facciamo ripetere la cosa che ci ha appena detto per esempio, facendogliela quindi risentire, perché far ripetere una cosa è farla risuonare al livello dell’impegno che lui ha con quello che sta dicendo e che fa sentire di più la vostra presenza e il vostro essere un’altra cosa rispetto al puro schermo.
Quanta psicanalisi ha parlato di schermo, di specchio, no?, l’analista non è né schermo nè specchio è anzi qualcuno che interrompe il puro andirivieni speculare, che fa sentire nell’andirivieni speculare un’altra dimensione e possiamo dire appunto che la complessità di questo schema, cioè la complessificazione della pura intuizione ingenua che c’è.
Nel porre alla base della nostra elaborazione la relazione.
La relazione non in termini ingenui che rischiano veramente di infrangersi in un mare anonimo di proiezioni reciproche.
Quindi la complessificazione, o meglio, lo svelarvi come operatori che lo schema in cui state è uno schema complesso in cui le empatie, le intuizioni che potete avere, la affezione o anche l’irritazione per il vostro paziente stanno su un altro piano , immaginario, che non è quello definitivo.
Mentre l’asse simbolico,che ha come perno comunque una manovra anche da parte nostra , è l’asse in cui il paziente sentirà risuonare la sua questione in una dimensione inconscia, dove non ci sono più gli enunciati che si scambiano così come moneta consunta ma c’è invece in gioco lui come enunciatore della sua questione.
In questo asse l’altro non è più come semplice partner della relazione ma è preso nella sua dimensione simbolica, è il luogo da cui si può enunciare qualcosa di vero per il soggetto.
Quindi la sostanza immaginaria della relazione è in qualche modo attraversata dalla sua sostanza simbolica. Non c’è una sola dimensione più o meno confusa ma ci sono due assi sui quali si dispongono cose diverse;
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Dettagli appunto:
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Autore:
Beatrice Segalini
[Visita la sua tesi: "Il panico: un approccio integrato"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
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