Dewey
J. Dewey (1859-1952) Filosofo e pedagogista appartenente all’attivismo americano e punto di riferimento della pedagogia e della didattica contemporanea.
Ricompone il dualismo natura/società che era stato formulato da Rousseau.
Interazione natura/società: il soggetto già alla nascita è immerso in mondo di relazioni sociali, è un essere sociale che viene condizionato a livello inconscio dalla società ed è pure un soggetto potenzialmente attivo frutto di un patrimonio genetico.
L’educazione è un processo continuo -> inizia fin dalla nascita e vede coinvolto il soggetto in un nesso inscindibile e interattivo con la società.
Confronto di Dewey con l’evoluzionismo di Darwin per l’adattamento, riprende l’ idealismo con la dialettica e la circolarità dell’esperienza e il pragmatismo con la convalida del pensiero attraverso l’azione.
Critica la psicologia dell’”arco riflesso” (comportamentismo)
lo stimolo produce automaticamente la risposta e per D. l’attività umana è di tipo progettuale, non puramente adattiva -> il soggetto, pensiero e azione insieme, non solo si adatta all’ambiente, ma lo modifica, elaborando creativamente delle soluzioni. L’individuo elabora un progetto di soluzioni solo quando c’è un problema.Carattere ipotetico e congetturale della scienza
Messa in discussione del criterio dell’oggettività il pensiero nasce dal problema se no l’uomo non progredisce. Ogni modello scientifico è contestale a un determinato insieme di fenomeni ed entra in crisi quando un altro modello riesce ad essere più adeguato alla situazione: adeguatezza o meno a risolvere ai problemi (soggettività del ricercatore; storicità).Centralità dell’esperienza
Interazione teoria/prassi -> il pensiero nasce nel momento in cui l’azione immediata, istintiva, volta al soddisfacimento dei bisogni (Darwin) non riesce per un ostacolo (problema) a conseguire un risultato -> la problematicità rende fattibile l’esperienza, e quindi stimola l’intelligenza, la chiarificazione, la creatività.Il dubbio e l’incertezza sono alla base del progresso umano in quanto un mondo perfetto non permetterebbe lo sviluppo dell’intelligenza, ovvero di escogitare possibilità ulteriori di azione, l’interesse nasce dal problema.
Continua a leggere:
- Successivo: L’America tra Otto e Novecento: emigrazione
- Precedente: Teoria dei centri d’interesse di Decroly
Dettagli appunto:
- Autore: Selma Aslaoui
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Storia delle teorie dell'infanzia
- Docente: Tiziana Pironi
Altri appunti correlati:
- Cultura pedagogica - la storia
- Introduzione alla pedagogia generale
- Bricolage educativi
- Femminismo ed educazione in età giolittiana
- Elaborato di educazione e nuovi media
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Prima infanzia. L'educatore come ricercatore di qualità
- Pedagogia e alfabetizzazione di Paulo Freire
- Educare alle differenze per un nuovo paradigma di normalità: dal perfezionamento della razza alla valorizzazione della diversità
- Montessori e Steiner: due approcci pedagogici a confronto
- La rivoluzione pedagogica di Jean Jacques Rousseau
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.