Concezione pedagogica in Grecia antica e classica
Concezione pedagogica in Grecia antica e classica
Abbandono dei bambini nei boschi, un’abitudine accolta dagli dei, i vizi e le debolezze del genere sono giustificate dai comportamenti degli dei.Gli adulti bruciavano le tappe dell’infanzia in quanto considerate inutili e senza valore, inoltre le fonti letterarie non ci descrivono mai bambini prima della fanciullezza. ( vedi Telemaco nell’Odissea) . c’era abbandono e infanticidio se erano presenti difetti fisici o se era femmina. L’educazione dei primi anni era delegata alla madre, i padri erano inesistenti. La letteratura greca è scritta da uomini per uomini, le bambine non potevano uscire di casa fino al matrimonio. Dunque nell’Antica Grecia abbiamo funzioni nettamente separate tra uomo e donna: la Divinità sancisce regole che non possono essere infrante. I genitori decidono sul matrimonio dei figli, senza che i futuri sposi si conoscano di persona. Le ragioni economiche e sociali sono più forti delle ragioni personali. A Sparta tutta l’educazione non è lasciata alla famiglia come ad Atene, ma è compito dello Stato. I figli appartengono allo Stato. Obiettivo: formare il vero soldato; le madri salutavano i propri figli col motto torna con lo scudo o sopra lo scudo. Forte discrepanza tra teorie e costumi di vita = Socrate e Platone non considerano la donna inferiore per la sua capacità di procreare. Platone = importanza del gioco, definito “ginnastica al corpo, musica all’anima” e sottolinea che occorre favorire la curiosità del bambino, da cui nascono le scienze. Aristotele= critica l’educazione spartana perché cresce uomini strumenti dello Stato , è contro le fasciature ed è a favore di un’educazione da acquisire tramite buone abitudini. Secondo Aristotele l’autorità è un fatto naturale che ha origine divina -> giustificazione dell’autorità maschile -> la donna è la materia e l’uomo è la forma, uomo e donna sono diversi, la donna è inferiore perché è un fatto naturale: la materia deve essere riempita dalla forma.
Continua a leggere:
- Successivo: Concezione pedagogica in Antica Roma e diritto romano
- Precedente: Concezione pedagogica tra i Fenici e cartaginesi
Dettagli appunto:
- Autore: Selma Aslaoui
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Formazione
- Esame: Storia delle teorie dell'infanzia
- Docente: Tiziana Pironi
Altri appunti correlati:
- Cultura pedagogica - la storia
- Introduzione alla pedagogia generale
- Bricolage educativi
- Femminismo ed educazione in età giolittiana
- Elaborato di educazione e nuovi media
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Prima infanzia. L'educatore come ricercatore di qualità
- Pedagogia e alfabetizzazione di Paulo Freire
- Educare alle differenze per un nuovo paradigma di normalità: dal perfezionamento della razza alla valorizzazione della diversità
- Montessori e Steiner: due approcci pedagogici a confronto
- La rivoluzione pedagogica di Jean Jacques Rousseau
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.