Coerenza tra la Copy Strategy ed Endorser
Bisogna stare attenti alla COERENZA tra la copy strategy e il nostro endorser. Devono essere compatibili e poi hanno diversi difetti, primo tra tutti il costo, il carattere forse troppo forte, l’eccessiva statura che può coprire quella della marca, il rischio di naufragio di carriera (OJ Simpson o Jackson).
C’è poi il pericolo Borrowed Interest ossia la marca chiama un buon endorser ma non riesce a collegarsi in nessun modo con lui e raggiunge un effetto contrario a quello che voleva. La celebrità prende il sopravvento e ruba la scena alla marca. L’associazione risulta poco credibile e il trasfert magari è debole perché l’endorser non è un esperto [Jerry Scotti e le pastiglie slim fast]
Infine c’è lo Sleeper Effect che non è un difetto, ma dimostra il grande potere dell’endorser. Questo effetto si ha quando la negatività e i dubbi spariscono piano piano nel tempo perché il nostro endorser esperto più che celebre ci dà sicurezza [Maggiordomo Ambrogio].
L’endorser più facile di utilizzo è il consumatore soddisfatto lo scopo principale è quello di dare Identificazione al pubblico e la testimonianza appare sincera.
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Dettagli appunto:
- Autore: Priscilla Cavalieri
- Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
- Corso: Relazioni Pubbliche
- Esame: Tecniche pubblicitarie
- Titolo del libro: Il nuovo manuale di tecniche pubblicitarie. Il senso e il valore della pubblicità
- Autore del libro: Marco Lombardi
- Editore: Franco Angeli
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