Skip to content

Interessi legittimi e risarcimento del danno: la legge 205/2000


Alla sent. 500/1999 fecero seguito le disposizioni che estesero la giurisdizione amministrativa alle vertenze risarcitorie (l. 205/2000).
I giudici hanno confermato in pieno il principio della risarcibilità, ma nello stesso tempo hanno espresso indirizzi variegati sul modello di responsabilità da applicare (se contrattuale o extracontrattuale).
Soprattutto, però, hanno messo in discussione le tesi della Cassazione sul rapporto fra annullamento dell’atto e tutela risarcitoria, sostenendo in genere che il risarcimento presuppone l’annullamento dell’atto lesivo.
Anche sulla necessità di identificare una lesione al bene della vita sono emerse posizioni nuove: alcuni giudici amministrativi hanno ammesso il risarcimento anche nel caso di ritardo nell’emanazione del provvedimento favorevole spettante al cittadino, o nel caso in cui l’illegittima esclusione dal procedimento avesse pregiudicato la possibilità di un esito favorevole, probabile ma non certo.
D’altra parte l’interesse legittimo viene leso non solo nel caso di un provvedimento illegittimo, ma anche in ogni altro caso di svolgimento del procedimento amministrativo non conforme alla legge.
Questa conclusione è stata criticata però dal Consiglio di Stato, che ha preferito richiamarsi alle tesi esposte dalla Cassazione nel 1999.

Tratto da GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.