Malattie del coniglio
PASTEURELLOSI
Causata da un gram- isolato nella cavità nasale, e poiché si pulisce il naso, una particolarità sono le zampe sporche. Oltre alle zampe possiamo trovare lesioni all’utero e ai polmoni; per evitarla bisogna comprare animali sani, eliminare gli ammalati, migliorare l’igiene nell’allevamento ed eliminare la monta naturale.
ENTEROPATIA EPIZOOTICA ERE
Provoca paralisi parziale dell’intestino provocando costipazione, fermentazioni e successivamente la morte; l’età più sensibile è fino a 60d con un tasso di mortalità del 70-80%. L’antibiotico più utilizzato è la Bacitricina.
TRICHOPHYTON MENTAGROPHYTES
E’ un’antroponosi che produce mucosi endemica sulle mani dell’allevatore; il coniglio perde il pelo nel muso, nelle orecchie, sotto la luce UV brilla. Un possibile vettore è rappresentato dalla polvere , che trasporta le spore, quindi dobbiamo spruzzare con zolfo i conigli che però possono essere sensibili a questo.
COCCIDIOSI
L’agente eziologico è un protozoo del genere Eimeria, l’infezione si trasmette per via digerente. La malattia si può manifestare a livello epatico oppure a livello intestinale, la prima forma tende a cronicizzare e si manifesta con feci secche e piccole, la seconda forma è acuta provoca morte improvvisa del soggetto, che manifesta gonfiore all’addome, diminuzione della vitalità, sete intensa. Si cura impiegando coccidiostatici, la prevenzione è l’igiene dei locali e delle gabbie (acqua ,fuoco e robenidina).
E.COLI
STAFILOCOCCO AUREUS
Provoca lesioni podali simili alla pasteurella, può essere trasmessa all’uomo ed è difficile da eradicare; l’unica soluzione è lo stamping-out.
PSOROPTES CUNICULI
È un ectoparassita che caratterizza le rogne della pelle provocando lesioni alle orecchie, è possibile vaccinare ogni 2 mesi direttamente sulle orecchie.
EMORRAGIE RHD
Possono insorgere per mezzo di un virus a di scapito dei polmoni, fegato e alle mucose. Il virus responsabile di questa patologia conosciuta anche come malattia x, colpisce i soggetti dopo i 30–40 giorni di vita, la trasmissione è diretta tra animale malato a sano, i sintomi sono perdita di sangue dal naso, depressione, anoressia. Anche per questa malattia la prevenzione è l’arma a disposizione degli allevatori curando l’igiene dei locali ed effettuando le opportune vaccinazioni ai soggetti riproduttori solitamente all’età di 60 giorni e ripetere la stessa due volte all’anno.
I vaccini obbligatori sono per la pasteurellosi, per la mixomatosi (il contagio può avvenire per contatto, oppure trasmesso da pulci o zanzare. Gli animali colpiti presentano febbre elevata, nervosismo, formazione di materiale mucopurulento nelle narici e nel sacco congiuntivale, formazione di noduli alla testa e nelle zone genitali, i soggetti colpiti muoiono in brevissimo tempo. Per evitare la malattia è necessario curare l’igiene dei locali, oppure ricorrere alla vaccinazione degli animali) e per l’RHD.
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Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Zoocoltura
- Docente: Girolamo Xiccato
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