Artropodi: rogne
Organizzazione corporea degli artropodi
I diversi gruppi di artropodi, derivati tutti da anellidi arcaici, nel corso dell'evoluzione hanno sviluppato strutture corporee differenti. Sono organismi invertebrati la cui caratteristica principale è una struttura resistente e impermeabile, detta cuticola o esoscheletro, con funzioni di sostegno, protezione e rivestimento tuttavia dall’altro pone problemi di respirazione. Per risolverli, gli artropodi hanno sviluppato speciali dotti, detti trachee, che convogliano l’aria dalla superficie corporea ai tessuti dell’organismo. La locomozione avviene per mezzo di appendici appositamente differenziate; il corpo della maggior parte degli artropodi è suddiviso in numerosi segmenti, generalmente raggruppati in due o tre macrosegmenti detti tagmi; gli insetti presentano invece tre regioni corporee distinte (capo, torace e addome), gli aracnidi due (prosoma e opistosoma), di cui solo la prima dotata di appendici, e i crostacei anch'essi due (cefalotorace e addome), entrambe dotate di numerose appendici. Le principali classi degli Artropodi sono:
- ARACNIDA (adulti con 4 paia di zampe, presentano prosoma e opistosoma, non presentano antenne), ne fanno parte acari della rogna (permanenti), ospiti intermedi dell’ordine acarina acari , zecche molli e zecche dure dell’ordine acarina zecche.
- INSECTA (adulti con 3 paia di zampe, con capo, torace , addome e antenne), ne fanno parte pidocchi succhiatori e masticatori (ordine phtiraptera), pulci (siphonaptera) ,nematoceri , brachyceri e cyclorraphari (ordine diptera)
Rogne
Sono malattie parassitarie che interessano la cute sostenute da piccoli artropodi: gli acari. Gli acari di interesse veterinario appartengono a 3 famiglie : SARCOPTIDAE (Sarcoptes, Notoedres), KNEMIDOCOPTIDAE, PSOROPTIDAE (Psoroptes, Chorioptes, Otodectes). Il ciclo biologico vede la formazione dell’uovo che fa fuori uscire la larva, questa diventa ninfa e si completa interamente sull’ospite in 1-2 settimane.
- Rogna Sarcoptica- rogna profonda sostenuta da Sarcoptes scabiei che parassita equini, bovini, ovini, suini, conigli e cani, presenta una forma rotonda (M 200-350*140-300µm e F 320-500*240-390 µm il più piccolo: ha le zampette posteriori non escono dal corpo, i pedicelli non sono segmentati), le ninfe e gli adulti sono ottopodi e larve sono esapodi, si nutrono di linfa circolante e dendriti cellulari. In questo caso la rogna è profonda e l’acaro prediligie le zone prive di lana e/o con pochi peli. In questo caso gli adulti scavano gallerie nel derma e qui, dopo 5 d, depongono 3-5 uova al giorno, dopo 3-7 giorni fuori escono le larve e in 5-6 d diventano ninfe. Si completa interamente sull’ospite in 10-20 d, con una sopravvivenza limitata nell’ambiente esterno fino a 2-3 settimane. L’azione patogena svolta è traumatica, caratterizzata da un processo infiammatorio con eritema, papule, pustole, croste, lesioni su muso, orecchie, narici e occhi.
- Rogna Psoroptica - rogna superficiale sostenuta da Psoroptes ovis che parassita equini, bovini, ovini, e conigli, presenta un’alta contagiosità, una forma rotondeggiante (M 500-600*320-350 µm F 600-700*400-450 µm , è il più grande: la bocca è + a punta, i pedicelli o peli sono lunghi e sono presenti nel 1-2-4° paio di zampette), le ninfe e gli adulti sono ottopodi, mentre le larve sono esapodi, si nutrono di linfa circolante e dentriti cellulari. In questo caso la rogna è superficiale prediligendo le zone con lana e/o con molti peli. In questo caso gli adulti depongono 4-5 uova al giorno per 30-40 d, dopo 2-3 giorni fuori escono le larve e in 2-3 d diventano ninfe. Si completa interamente sull’ospite in 8-15 d, con una sopravvivenza limitata nell’ambiente esterno fino a 2-3 settimane. L’azione patogena svolta è irritativi, caratterizzata da un processo infiammatorio con desquamazione e infiltrato sieroso con croste, lesioni su parti provviste di lana e peli, con caduta della lana e formazione di croste.
- Rogna Corioptica - rogna superficiale sostenuta da Chorioptes bovis che parassita soprattutto le vacche da latte, presenta una forma rotondeggiante (M 280-330*190-230 µm , F 360-400*220-250 µm, è il medio; il pedicello è cortissimo con lle sue ventose terminali, e la bocca o rostrio è molto piatto), le ninfe gli adulti sono ottopodi mentre le larve sono esapodi, si nutrono di linfa circolante e detriti cellulari. In questo caso la rogna è superficiale e prediligie le parti distali degli arti e la regione del perineo.
- Rogna Demodettica - rogna sostenuta da Demodex bovis, acaro vermiforme che si localizza nelle ghiandole sebacee e nei follicoli piliferi (M 170-250*30-60, F 180-400* 40-60). E’ una parassitosi frequente, ma nella maggior parte dei casi in forma asintomatica; può diventare clinicamente evidente in soggetti di età superiore all’anno provocando lesioni a spalle,collo muso con noduli con croste, è spesso trasmessa da vacca a vitello durante l’allattamento.
DIAGNOSI
La diagnosi prevede rilievi clinici osservando localizzazione e caratteristiche delle lesioni; il prelievo per trattamento alla periferia delle lesioni portandolo successivamente in laboratorio per effettuare un’osservazione diretta (ammollo in NaOH o KOH al 20% per ora con osservazione al microscopio)
TERAPIA
La terapia prevede bagni con ORGANOFOSFORICI (triclorfon, diazinon, malathion 2g/l ripetere dopo 5d) PIRETROIDI DI SINTESI (flumetrina 1ml/l ripetere dopo 7 d) ESTRATTI
VEGETALI (deltametrina 100 ml/capo), o inoculazione di ivermectina e doramectina.
PROFILASSI
La profilassi prevede l’isolamento degli animali malati, la terapia degli animali malati possibilmente nei periodi di maggiore rischio, controllo e trattamento degli animali di nuova introduzione, bagni profilattici, igiene ambientale e pulizia dei ricoveri, evitando sovraffollamento, alimentazione, stree
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Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Parassitologia veterinaria
- Docente: Antonio Frangipane
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