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Nematodi: ascaridiosi

Rappresenta una malattia parassitaria sostenuta da Toxocara leonina (10cm), Toxocara vitulorum (30cm), Parascaris equorum (40cm), Ascaris suum (40cm) e Ascaris lumbricoides (30cm); presentano un ciclo biologico diretto (è possibile tuttavia osservare ospiti paratenici come topi e piccoli uccelli), caratterizzato dagli adulti nell’intestino tenue e da complesse migrazioni larvali (non la leonina). Il ciclo biologico della toxascaris leonina è caratterizzato dall’ingestione delle uova larvate, la migrazione delle larve non provoca danni evidenti e i sintomi sono assenti, in presenza di infestazioni gravi è possibile tuttavia osservare polmonite, aumento della tosse, scolo nasale ed edema polmonare, un’infezione prenatale grave può portare alla morte dopo pochi giorni dalla nascita in quanto è possibile la migrazione per via transplacentare e transmammaria. Gli adulti nell’intestino non sono ematofagi e non presentano strutture d’attacco, tuttavia svolgono un’azione traumatico-irritativa (enterite, atrofia dei villi, ispessimento mucosa, alterazione motilità intestinale), ostruttiva (parziale o totale dell’intestino), sottrattivi (ipoproteinemia) e tossica. E’ possibile osservare gonfiore e dolorabilità addominale, convulsioni epilettiformi, vomito, diarrea, dimagramento.
- Toxocara canis - il cane ingerisce le uova larvate (2-4 settimane), queste in cani >3 mesi presenti nell’intestino migrano per via somatica, mentre in cani <3 mesi presenti nell’intestino attuano una migrazione epato-pneumo-tracheo-enterale.
- Toxocara cati - nel gatto le L2  non migrano, l’importanza degli ospiti paratenici e infestazione trasmammaria sono maggiori il PP=8 settimane
Il ciclo biologico della Toxacara vitulorum è simile a quello del canis, l’infestazione aviene per ingestione delle uova larvate L2 da parte di ospiti di 3-4 mesi (epatotracheoterale); il PP=3-4 settimane, se l’animale è adulto la migrazione è somatica e durante la gravidanza le larvette rientrano in circolo raggiungendo l’intestino diventando adulti, eliminabili con il latte o con il feto. Le larve in migrazione saranno a livello epatico e polmonare svolgendo un’azione sottrattiva , traumatica potendo poi forare la parete provocando peritonite. La diagnosi prevede l’esame coprologico. E’ doveroso togliere le feci ma nel bovino è difficile, nel suino può essere un grosso problema , si tratta a 2 mesi e ripetuto dopo 4 settimane perché le larve non vengono eliminate con il trattamento; è possibile utilizzare i farmaci per i SGI. Per l’Ascaris suum le larve migrano per via epato-pneumo-tracheo-entrale, gli ospiti paratenici sono lombrichi e scarafaggi, il PP=6-8settimane. Le larve in migrazione, durante un’infestazione grave può provocare emorragie e necrosi nel fegato e polmoni; in genere nelle scrofe sono presenti pochi parassiti ma eliminano molte uova. Per il Prascaris equorum il PP=10-12 set , le femmine possono arrivare fino a 50cm, causando peritoniti nei puledri.
DIAGNOSI
La diagnosi prevede l’esame coprologico: l’uovo di T.canis e leonina è 70-90*60-75µ, quella di Ascaris suum è 40-50 µm, e per il Parascaris equorum è 90-100 µm
TERAPIA
GRUPPO               PRINCIPIO        SOMMINISTRAZIONE    ANIMALE 
Pirimidinici            Pyrantel              Orale                                   Gatti, cani 
Benzimidazolici     Fenbendazolo     Orale                                   Gatti, cani 
                               Mebendazolo                                                  Gatti, cani 
                               Oxfendazolo                                                   Cani 
Imidazotiazolici     Levamisolo         Orale                                   Gatti, cani 
Piperazine              Piperazina           Orale                                   Gatti, cani 
Avermectine          Selamectina         Transdermica                      Gatti, cani

 Il trattamento ai cani viene effettuato alla madre prima del parto, ai cuccioli a 2-4 sett d’età con la madre, ai cuccioli a 2 mesi , con eventuali trattamenti da adulti. Il trattamento ai gatti  viene effettuato alla madre prima del parto, ai cuccioli a 2 mesi d’età con un eventuale trattamento da adulti. Negli allevamenti diventa difficile lottare contro i roditori e intervenire terapeuticamente. Il trattamento dei suini prevede l’uso di levamisolo, oxibendazolo, principalmente ai vitelli di 3-4 settimane di vita, mentre per le scrofe in ingresso al parto viene utilizzato diclorvos, flubendazolo.

Tratto da PARASSITOLOGIA VETERINARIA di Denis Squizzato
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