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Artropodi: le miasi

Artropodi: le miasi

Malattia parassitaria sostenuta dalle larve di ditteri, ordine di insetti dotati di un solo paio di ali. Ne fanno parte :
- PSEUDOMIASI- sostenute da Eristalis, Fuscina, Sarcophaga, Piophila casei, che simulano le miasi intestinali

- MIASI ASPECIFICHE- sostenute da Musca, Eristalis, Fannia, Sarcophaga e presenti nelle vie genitali e nel retto; da cochliomyia (USA), Chrysomyia (Asia e Africa), Cordylobia anthropophaga (sua Africa), Wohlfahrtia magnifica (cosmopolita), Dermatobia hominis (sud America) in bovini e uomini, Lucilia cuprina (Australia, Sud Africa), Lucilia sericata (Europa)

- MIASI SPECIFICHE- Gasterofilosi equina (malattia sostenuta dai Gasterophilus, che causa disturbi gastri-intestinali), Estrosi ovina (malattia parassitaria sostenuta dall’Oestrus ovis che causa disturbi alle cavità nasali ), Ipodermosi caprina (malattia parassitaria sostenuta dalla Przhevalskiana silenus, la quale causa miasi sottocutanee e degli organi interni), Ipodermosi bovina (malattia parassitaria sostenuta da Hypoderma bovis e H. lineatum, la quale causa miasi sottocutanee e degli organi interni. Li ciclo biologico è caratterizzato dalla formazione dell’uovo successivamente della L1 che si va a localizzare sulla cute; diventa L2 nella sottocute del dorso, L3 dopo 11 settimane e infine pupa; la larva provoca un’azione di tipo traumatica, irritativi, tossica, con lesioni su cute, muscolatura, nervi, mentre da adulto provoca traumi, fughe, agitazione e calo di produzione e ritardi di crescita. La DIAGNOSI si basa sul rilievo dei noduli sottocutanei e test sierologico; il prelievo dei noduli avviene la stagione successiva in quanto la prima presenta solo larve, il test mi darà una diagnosi tempestiva. La TERAPIA prevede un trattamento primaverile e autunnale utilizzando esteri fosforici (Triclorfon attivi su L1,L2,L3 in bagni al 2%, Rotenone attivo su L2, L3, Closantel attivo su L2, L3, ed Emdectocide come l’Avermectine e il Milbemicine), mentre la PROFILASSI prevede la chemioprofilassi, l’uso di sostanze repellenti evitando zone al sole.

Tratto da PARASSITOLOGIA VETERINARIA di Denis Squizzato
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