Fattori criminogeni della famiglia strutturalmente normale
Tra i fattori criminogeni della famiglia strutturalmente normale, in cui cioè entrambi i genitori sono viventi e conviventi con la prole, sono stati particolarmente analizzati:
a.la dimensione della famiglia, in quanto dalle famiglie numerose sembrano provenire più delinquenti che dalle famiglie non numerose;
b.l’ordine di nascita della prole e la posizione dei figli unici, discutendosi se l’essere o non essere primogenito o figlio unico possa avere qualche significato criminogeno, senza però che i dati disponibili abbiano consentito conclusioni attendibili; mentre certe statistiche dimostrerebbero un alto numero di primogeniti tra i delinquenti minori, si è pure affermato che i secondogeniti, in applicazione del “complesso di inferiorità”, dovendo lottare per affermarsi, diventano ostili ed aggressivi: si conviene che i fattori psicologici sono più importanti dell’ordine di nascita;
c.gli atteggiamenti dei genitori, concordandosi sul fatto che metodi di educazione sbagliati possono costituire un rischio di delinquenza; per sottolineare la stretta correlazione tra delinquenza e disciplina familiare è stato detto che questa ha un’influenza su quella quattro volte maggiore della povertà.
Si considera sbagliata innanzitutto una disciplina incoerente e discontinua, sia essa orientata in senso punitivo o nel senso dell’amore; come pure una disciplina eccessivamente ed arbitrariamente autoritaria e punitiva, che genera frustrazione, ostilità, diminuisce le inibizioni e può preparare il terreno della delinquenza come vendetta; e parimenti una disciplina permissiva o assente, che contribuisce al sentimento di isolamento, di insicurezza e di risentimento del fanciullo.
La coerenza da parte di entrambi i genitori è richiesta anche verso i vari figli poiché le discriminazioni e le preferenze, giuste o ingiuste che siano, provocano quel sentimento di ingiustizia, che già abbiamo visto costituire fattore criminogeno.
Le molteplici dice che hanno portato a concludere che una coerente disciplina, sia essa di tipo punitivo, sia essa improntata ad affetto, riduce sensibilmente la delinquenza, non essendovi fra l’altro una correlazione necessaria una delinquenza dei figli e punizioni fisiche, se queste sono amministrate coerentemente e in un contesto non ostile.
La difficoltà di analizzare gli effetti del tipo di disciplina è dovuta anche dal fatto che tale fattore è strettamente correlato all’atteggiamento affettivo dei genitori: quando entrambi i genitori amano il figlio, il tipo di disciplina non ha effetti criminogeni, mentre, se uno solo dei genitori ama il bambino, la disciplina insufficiente o irregolare produce più delinquenza di una disciplina corretta;
Continua a leggere:
- Successivo: Fattori criminogeni della famiglia strutturalmente anormale
- Precedente: I fattori criminogeni della famiglia
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Criminologia, a.a. 2008-09
- Titolo del libro: Il problema della criminalità
- Autore del libro: Ferrando Mantovani
Altri appunti correlati:
- Educazione alla salute
- Misure di profilassi
- Elementi di metodologia epidemiologica
- Epidemiologia
- Le strategie della medicina preventiva
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Molteplici personalità e alter ego: David Bowie, l’uomo che sfuggì alla follia
- La fenomenologia del maltrattamento animale
- Ipotesi psicodinamica del figlicidio: Psicosi maniaco-depressiva e distruttività materna
- La vittima nella fenomenologia dell’omicidio - Analisi vittimologica degli omicidi volontari in Emilia Romagna nel quadriennio 2000 - 2003
- Futuro della persona offesa nella prospettiva europea
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.