La teoria della identificazione differenziale
Tale teoria afferma, invece, che l’apprendimento del comportamento criminale dipende non tanto dalla priorità, frequenza, intensità, dei contatti interpersonali, cioè dell’associazione con modelli criminali, quanto dalla identificazione del soggetto con tali tipi di modelli criminali.
L’identificazione è un processo di tipo psicoanalitico mediante il quale il soggetto tende inconsciamente a rendersi simile a certi “modelli di identificazione”.
Non richiede necessariamente il contatto interpersonale diretto, poiché il processo identificativo può orientarsi anche verso modelli anche immaginari.
Sicché la suddetta teoria spiegherebbe la criminalità anche di quegli autori di reati, abitualmente inseriti in gruppi non antisociali.
Alla luce del processo di identificazione mutato è l’atteggiamento verso i mezzi di comunicazione impersonali, i mass media: il suddetto meccanismo identificativo giustifica le crescenti preoccupazioni e reazioni nei confronti della proliferazione dei mass media, diffusivi di modelli criminali o antisociali, proposti in termini suggestivi e lusinghieri.
Gli studi psicologici più recenti dimostrano che le tecniche di comunicazione di massa hanno una significativa capacità di influenzamento non tanto sui soggetti normali (nei quali l’identificazione coi modelli negativi si effettuerebbe solo a livello “fantasmatico” ed emotivo, non a quello comportamentale), quanto sui soggetti con anomalie della personalità (suggestionabili, instabili, immaturi, adolescenti).
Continua a leggere:
- Successivo: Il ruolo dei gruppi sociali: la socio-criminologia
- Precedente: La teoria delle associazioni differenziali
Dettagli appunto:
-
Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Criminologia, a.a. 2008-09
- Titolo del libro: Il problema della criminalità
- Autore del libro: Ferrando Mantovani
Altri appunti correlati:
- Educazione alla salute
- Misure di profilassi
- Elementi di metodologia epidemiologica
- Epidemiologia
- Le strategie della medicina preventiva
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Molteplici personalità e alter ego: David Bowie, l’uomo che sfuggì alla follia
- La fenomenologia del maltrattamento animale
- Ipotesi psicodinamica del figlicidio: Psicosi maniaco-depressiva e distruttività materna
- La vittima nella fenomenologia dell’omicidio - Analisi vittimologica degli omicidi volontari in Emilia Romagna nel quadriennio 2000 - 2003
- Futuro della persona offesa nella prospettiva europea
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.