Contenuti fondamentali della Nota Integrativa
L’articolo del codice civile che prescrive come deve essere strutturata la NI è l’art. 2427.
Il Codice Civile indica solo quali informazioni bisogna inserire, poi lascia una “libera” compilazione, anche se poi tutte le aziende seguono un certo ordine, come ad esempio il fatto di inserire un Cartello Introduttivo all’inizio della NI.
La NI contiene:
1. CRITERI DI VALUTAZIONE : vengono precisati anche i concreti elementi che di volta in volta ne definiscono il contenuto specifico.
2. MOVIMENTI DI CIASCUNA VOCE ATTINENTE LE IMMOBILIZZAZIONI : per questa descrizione si utilizzano delle tabelle per far vedere le movimentazioni delle immobilizzazioni. Dopo la tabella ci sono i commenti.
Quest’area di informazioni si può dividere in due parti:
La prima consente di conoscere come si è formato il valore contabile di ciascuna voce presente all’inizio del periodo amministrativo, attraverso l’indicazione del costo, di precedenti rivalutazioni, ammortamenti, svalutazioni.
La seconda consiste nell’indicazione dei movimenti che si sono manifestati durante il periodo amministrativo.
Infine è previsto un ulteriore dato rappresentato dal totale delle rivalutazioni riferito alle immobilizzazioni esistenti alla chiusura dell’esercizio.
In tale modo il lettore di bilancio è posto nelle condizioni di conoscere, immediatamente e senza alcun sforzo di rielaborazione, in quale misura le rivalutazioni hanno influito sulla formazione del valore delle immobilizzazioni iscritte nel bilancio.
3. COMPOSIZIONE DELLE VOCI <<COSTI DI IMPIANTO E AMPLIAMENTO>>, <<COSTI DI RICERCA, DI SVILUPPO E DI PUBBLICITÀ>>, NONCHÉ LE RAGIONI DELLA LORO ISCRIZIONE E I RELATIVI CRITERI DI AMMORTAMENTO.
3-BIS.LA MISURA E LE MOTIVAZIONI DELLE RIDUZIONI DI VALORE APPLICATE ALLE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI DI DURATA INDETERMINATA : vuole consentire al lettore del bilancio di conoscere il fair value dei beni in oggetto e a seguirne l’evoluzione nel tempo all’esito dell’impairment test effettuato annualmente ai fini dell’identificazione di un’eventuale perdita di valore. L’impairment test è un procedimento con il quale si verifica su base annuale se il valore recuperabile delle attività sia inferiore al valore contabile.
4.LA VARIAZIONE NELLA CONSISTENZA DELLE ALTRE VOCI DELL’ATTIVO E DEL PASSIVO : riguarda tutte le voci di stato patrimoniale diverse dalle immobilizzazioni, in quanto per queste ultime si è visto, il n. 2 dispone già l’esposizione dei loro movimenti. Essa si estende anche alle poste del patrimonio netto, richiedendo l’indicazione dei loro movimenti, preferibilmente nella forma di prospetto.
L’informazione prospettata consente al lettore di bilancio di ottenere una serie di utili elementi conoscitivi sulla dinamica finanziaria e permette di rendere note le cause che hanno comportato le variazioni più significative.
5.L’ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI : bisogna indicare quali sono e in quali società. Questo permette di fornire al lettore del bilancio una mappa completa e di immediata lettura delle società controllate e collegate, nonché alcuni primi dati di sintesi illustrativi della loro consistenza e del grado di partecipazione.
Se la partecipazione è diretta c’è l’obbligo di inserimento nell’elenco, se invece la partecipazione è indiretta non sussiste alcun obbligo, in quanto non vi è nemmeno alcuna partecipazione da iscrivere in bilancio.
6.INDICAZIONE DEI DEBITI E DEI CREDITI DI DURATA RESIDUA SUPERIORE A CINQUE ANNI, E DAI DEBITI ASSISTITI DA GARANZIE REALI SU BENI SOCIALI, CON SPECIFICA INDICAZIONE DELLA NATURA DELLE GARANZIE E CON SPECIFICA RIPARTIZIONE SECONDO AREE GEOGRAFICHE : nella nota integrativa vengono separati i debiti e i crediti di medio lungo termine, facendo riferimento ad una diffusa convinzione che ritiene che per lungo tempo si intenda un intervallo di tempo superiore a cinque anni.
La ripartizione per aree geografiche è rivolta ad evidenziare l’eventuale esistenza del “rischio paese”. Tale rischio assume particolare rilevanza per i crediti, in quanto esso concorre a determinare il complessivo grado di solvibilità del debitore.
6-BIS. EVENTUALI EFFETTI SIGNIFICATIVI DELLE VARIAZIONI NEI CAMBI VALUTARI VERIFICATESI SUCCESSIVAMENTE ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO : in conformità ai principi contabili, le variazioni di cambio successive alla chiusura dell’esercizio non producono effetti sulla valutazione in bilancio di dette partite, ma determinano soltanto, se significative, un obbligo di informazione nella nota integrativa.
6-TER. L’INDICAZIONE DEI CREDITI E DEI DEBITI RELATIVI AD OPERAZIONI CHE PREVEDONO L’OBBLIGO PER L’ACQUIRENTE DI RETROCESSIONE A TERMINE : L’ipotesi più frequente della fattispecie in esame è quella delle operazioni “pronti conto termine”. In tal caso i titoli rimangono iscritti nel bilancio del cedente “a pronti”, il quale conseguentemente iscrive anche un debito verso il cessionario “a pronti”, mentre nel bilancio di quest’ultimo viene iscritto il credito corrispondente.
Questa modalità di rappresentazione in bilancio dell’operazione supera la forma giuridica privilegiando la sostanza, quindi la loro iscrizione in bilancio rappresenta una forzatura rispetto alla natura giuridico formale dell’operazione.
Pertanto il cessionario “a pronti” dovrà specificare nella nota integrativa che quel credito si riferisce ad un’operazione di 2pronti contro termine” nella quale esso rivestiva la posizione di cessionario ”a pronti” dei titoli in oggetto con obbligo di rivendere “a termine” i medesimi.
7.LA COMPOSIZIONE DELLE VOCI <<RATEI E RISCONTI>>, <<ALTRI FONDI>> E <<RISERVE>> : per “altri fondi” si prevede l’obbligo di indicare per ciascun fondo, il corrispondente criterio di rivalutazione. Per “altre riserve” la norma prevede una duplicazione, in quanto già nello stato patrimoniale è previsto che dette riserve siano distintamente indicate quali sottovoci della voce A.VII.
7-BIS. L’INDICAZIONE DELLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO : capitale sociale e riserve. Bisogna indicare per ciascuna voce l’origine, la possibilità di utilizzazione e la distribuibilità, nonché l’avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi. Conviene utilizzare delle tabelle
8.L’AMMONTARE DEGLI ONERI FINANZIARI CAPITALIZZATI, DISTINTAMENTE PER VOCE
9.GLI IMPEGNI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE E LE NOTIZIE SULLA COMPOSIZIONE E NATURA DI TALI IMPEGNI E DEI CONTI D’ORDINE : La prima parte si riferisce agli impegni che non sono iscritti nei conti d’ordine in quanto non quantificabili in sede di formazione del bilancio. La seconda parte della norma si riferisce ancora agli impegni, nonché ai conti d’ordine, prescrivendo che siano adeguatamente illustrati quando ciò sia utile per valutare la situazione patrimoniale e finanziaria della società. Visto che questi dati sono molto sistetici, la loro mancata esplicazone in NI condurrebbe ad una sostanziale ermeticità.
10.LA RIPARTIZIONE DEI RICAVI SECONDO CATEGORIE DI ATTIVITÀ E SECONDO AREE GEOGRAFICHE : detta ripartizione deve essere fornita solo se significativa. Bisogna stabilire i criteri di volta in volta più significativamente applicabili, in base alle caratteristiche si ciascuna categoria. I due tipi di ripartizione, inoltre, possono essere anche combinati tra di loro, se ciò è significativo.
11.I PROVENTI DA PARTECIPAZIONI DIVERSI DAI DIVIDENDI : riguarda la voce n. 15 del CE. Permette di conoscere non solo l’ammontare di tali proventi diversi dai dividendi, ma per differenza anche l’ammontare di questi ultimi.
12.LA SUDDIVISIONE DEGLI INTERESSI : si tratta di una suddivisione secondo la natura del soggetto finanziatore. E si integra con quella già prevista al n.17 del CE. Questo dato viene esemplificato nella NI per non complicare maggiormente il CE di un numero eccessivo di voci.
13.LA COMPOSIZIONE DELLE VOCI <<PROVENTI STRAORDINARI>> E <<ONERI STRAORDINARI>> : bisogna specificare le voci 20 e 21 previste nel CE. Tale analisi va fornita solo se dette voci sono di importo apprezzabile. Permette di conoscere le varie operazioni a cui si riferiscono.
14.LA FISCALITÀ DIFFERITA : qualora nel CE alla voce 22 le imposte sul reddito siano esposte nel loro importo complessivo (senza distinzione tra anticipate e differite) tale scomposizione dovrà essere fornita nella NI. Questo permette di mettere in evidenzia i profili fondamentali delle imposte differite: differenze temporanee, perdite fiscali, aliquote fiscali applicate, ecc. In tal modo il lettore di bilancio è posto nelle condizioni di cogliere l’evoluzione del fenomeno nei suoi tratti salienti.
15.IL NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI RIPARTITO PER CATEGORIE : questi dati arricchiscono il significato gestionale dell’informazione di bilancio, in quanto il numero dei dipendenti costituisce uno dei parametri frequentemente utilizzati per esprimere la dimensione dell’impresa. Consente al lettore di bilancio di determinare alcuni indici di produttività dei dipendenti (tenendo conto anche dei dipendenti part-time).
16.L’AMMONTARE DEI COMPENSI SPETTANTI AGLI AMMINISTRATORI E AI SINDACI, CUMULATIVAMENTE PER CIASCUNA CATEGORIA : la norma realizza un principio di trasparenza in tema di remunerazioni agli amministratori e ai sindaci, senza per altro eccedere, in quanto non richiede l’elencazione nominativa dei compensi, salvo che per le società quotate.
17.IL NUMERO E IL VALORE NOMINALE DI CIASCUNA CATEGORIA DI AZIONI E IL NUMERO E IL VALORE NOMINALE DELLE NUOVE AZIONI SOTTOSCRITTE DURANTE L’ESERCIZIO : la prima parte della norma costituisce un’integrazione della voce A.I del passivo rappresentato dal capitale sociale. Quest’ultimo infatti è riportato nello SP nel suo ammontare complessivo senza alcuna distinzione per categoria di azioni. La seconda si riferisce invece ai movimenti manifestatisi nel periodo. Per ciascuna categoria di azioni bisogna indicare i diritti e le eventuali limitazioni che caratterizzano la singola categoria.
18.LE AZIONI DI GODIMENTO, LE OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI IN AZIONI E I TITOLI O VALORI SIMILI EMESSI, SPECIFICANDO IL LORO NUMERO E DIRITTI CHE ESSI ATTRIBUISCONO : punto introdotto dalla riforma. I titoli che sono obbligazioni che possono essere convertiti in azioni, devono essere indicate in NI. Il finanziatore diventa così socio azionista.
19.GLI ALTRI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DALLA SOCIETÀ : La norma è da porre in connessione con il novellato art. 2436, in particolare l’ultimo comma che prevede l’emissione di strumenti finanziari partecipativi, per i quali il legislatore ha lasciato ampia libertà statutaria nel fissarne contenuto e caratteristiche.
19-BIS. I FINANZIAMENTI EFFETTUATI DAI SOCI ALLA SOCIETÀ : sono le informazioni di dettaglio della voce D.3 del passivo (debiti verso soci per finanziamenti). Il dettaglio consiste in una classificazione per scadenza di detti finanziamenti.
20.I DATI RELATIVI AI PATRIMONI DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE : si riferiscono alla nuova possibilità, introdotta dalla riforma del diritto societario, di costituire nell’ambito della società per azioni , patrimoni destinati ad uno specifico affare (art. 2447-bis a 2447-decies c.c.)
21.LE OPERAZIONI DI LOCAZIONE FINANZIARIA : i dati ivi richiesti corrispondono a quelli derivanti dall’applicazione del c.d. “metodo finanziario”
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Dettagli appunto:
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Autore:
Valentina Minerva
[Visita la sua tesi: "Le strategie di contrasto al fenomeno del riciclaggio: tutela penale e tutela amministrativa"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Economia
- Esame: Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda
- Docente: Cifalinò Antonella
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