Lo sviluppo intellettivo nei soggetti affetti dalla sindrome di Prader Willi
Il ritardo mentale viene spesso menzionato come una delle caratteristiche che contraddistinguono i soggetti effetti dalla sindrome di Prader Willi. Non è facile, però, stabilire con precisione l’entità di tale deficit. È stato possibile stimare il QI medio dei soggetti sottoponendoli a diversi test:
-->Terman-Merrill Test: QI54
-->WISC-R: QI 62.3
Secondo la Prader Willi Association il QI medio di questi pazienti è di 70 e può variare in un intervallo compreso tra 40 e 100. Questi soggetti presentano le disfunzioni intellettive tipiche di coloro che hanno difficoltà di apprendimento.
Nei processi della memoria a lungo termine, invece, non sono emerse anomalie. I soggetti talvolta mettono in atto comportamenti devianti pur di reperire del cibo. Quando il cibo non è disponibile, possono avere improvvise crisi di rabbia accompagnate da aggressività fisica e verbale. Superata la crisi tornano ad essere amichevoli ed affettuosi. Tendono, inoltre, ad affezionarsi con facilità a coloro che si mostrano gentili nei loro confronti; temono l’autorità.
In passato il cibo è stato utilizzato come rinforzo per un comportamento corretto all’interno della classe. INWOOD condannò questa strategia educativa perché non faceva altro che aumentare l’ossessione per il cibo. I soggetti presentano una varietà di comportamenti antisociali non adeguati alle situazioni che insorgono soprattutto in relazione all’assenza di cibo. I docenti devono assumere un atteggiamento che salvaguardi l’incolumità degli altri allievi. Va inoltre incoraggiata la comunicazione tra la scuola e la famiglia.
Il ritardo mentale può compromettere, oltre che l’apprendimento, anche lo sviluppo delle capacità linguistiche; in particolare l’ipotonia muscolare contribuisce a rendere il linguaggio meno comprensibile. Con il progredire dell’età, in genere si migliora il tono muscolare; se questo non avviene, la differenza tra la compromissione e l’espressione linguistica diventa più evidente.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Beatrice Segalini
[Visita la sua tesi: "Il panico: un approccio integrato"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicologia clinica
- Docente: Enrico Molinari
- Titolo del libro: Clinica psicologica in sindromi rare
- Autore del libro: Enrico Molinari
- Editore: Bollati Boringhieri Collana Nuova didattica
- Anno pubblicazione: 2002
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