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L’organizzazione: dal partito di massa al comitato elettorale


Il partito fino a poco tempo fa era protagonista della scena pubblica, mentre nella turbopolitica presenta un ridimensionamento e una ridefinizione di ruoli, funzioni e competenze.
Nella seconda metà del nostro secolo si è passati dal partito di massa al partito pigliatutto, dal partito d’opinione al partito leggero; negli ultimi vent’anni si sono verificati cambiamenti radicali nella scena pubblica e politica portando ad un partito  in crisi.
Questo ha portato dal punto di vista organizzativo alla nascita di nuovi modelli sotto il nome di partito personale e partito mediale; dal punto di vista operativo la tendenza ad una professionalizzazione ; dal punto di vista contenutistico la centralità della comunicazione su ogni altra funzione e l’assunzione e l’assunzione del punto di vista dei mass media.
La conseguenza di questi elementi è che da strumento di raccolta del consenso, da sede di aggregazione e di rappresentanza degli interessi il partito si trasforma in una macchina comunicativa finalizzata alla vittoria elettorale. Nell’Italia della Repubblica le organizzazioni politiche non rappresentano più una costante immutabile della scena pubblica, ma nel giro di poco tempi i partiti si evolvono, spariscono, cambiano nome.
Un altro cambiamento riguarda la natura e la struttura dei partiti che sono più adatti ad operare nella turbopolitica e infatti sorgono alleanze e coalizioni elettorali.

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