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Farmacologia - Pagina: 17

nostro organismo; cioè spesso i farmaci sono dei mezzi per studiare p.e. il snc; sono importanti mezzi per conoscere la fisiologia del nostro organismo. Per studiare un farmaco si può partire, per esempio, da una singola molecola (in basso nella tabella), es. su un singolo gene del DNA, oppure possiamo studiare l'azione di un farmaco su un singolo canale ionico (oggi è possibile, grazie a un metodo particolare, registrare le correnti a livello di un singolo canale ionico, capendo così l'azione che ha il farmaco su quella corrente). Se nello studio passiamo ad un livello di organizzazione più alto, possiamo studiare l'effetto del farmaco su una cultura cellulare: ne esistono di vari tipi; es. si può studiarne la risposta di membrana dei neuroni del midollo. Se passiamo ad un livello di organizzazione ancora più elevato, potremmo studiare p.e. l'azione di quello stesso farmaco sul circuito nelle corna dorsali del midollo spinale. Oppure possiamo passare a un livello di organizzazione biologica ancora più elevato e studiare l'azione di quel farmaco a livello di organo, es. in toto nel snc, per esempio studiare l'azione di una benzodiazepina a livello di EEG: in questo tracciato vediamo almeno quattro tracciati standard; lo possiamo fare es. quando c'è una patologia come l'epilessia. Dopo aver compiuto questi studi si passa all'animale da esperimento in toto, può essere uno studio di tipo osservazionale- comportamentale, es. indurre nell'animale le convulsioni e poi studiare l'azione della BDZ cercando di capire se quella sostanza le attenua. In seguito si passa agli studi clinici su volontari sani o su pz. Ancora un livello più elevato di organizzazione biologica è quello che si può sviluppare sulla famiglia di un determinato soggetto o su popolazioni. Naturalmente nello studio del farmaco su popolazioni è coinvolta anche la farmacoeconomia, che ha un peso sempre maggiore nel SSN, perché il farmaco deve essere metabolizzato da un numero enorme di soggetti, deve essere tollerato da un numero significativo di persone. Ciò non toglie che a causa della variabilità genetica alcune persone non rispondono o rispondono poco o rispondono con reazioni avverse a un farmaco già in commercio. Tutti questi studi in Italia si svolgono sotto il controllo dell'AIFA (agenzia italiana del farmaco) FDA: è l'organo di controllo degli Stati Uniti. Spesso anche l'AIFA si rifà a quelli che sono i criteri della FDA, quando vengono riferite le reazioni avverse gli americani sono più scrupolosi. Es. anni fa un FANS della classe dei cobsid (?) è stato ritirato negli Stati Uniti dalla FDA un anno prima rispetto all'Italia (farmaco che aveva aumentato il rischio di infarto nei pz che lo prendevano).

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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