Farmacologia - Pagina: 16
una misura dell'affinità del farmaco per il recettore (es. l'antagonista molto affine che riesce a rimuovere il farmaco agonista dal recettore, è importante conoscerne la Kd). Fasi cliniche: studi sull’uomo per determinare attività (non è detto che sia la stessa nell'uomo e nell'animale), tollerabilità, farmacocinetica, posologia (le dosi), controindicazioni, interazioni del farmaco e/o della forma farmaceutica (interazioni con altre terapie). A questi studi partecipano volontari sani oppure pz con patologie di cui non conosciamo la cura, es. per certi tumori non ci sono delle terapie che abbiano efficacia (come per il tumore renale metastatico), allora è possibile che venga offerta al pz l'opportunità di entrare in uno studio sperimentale; naturalmente il pz non sa se entra nel gruppo dei trattati o nel gruppo dei controlli. La seguente tabella ci dà un panorama su quello che è possibile fare negli studi clinici: Dobbiamo ricordarci che gli studi in farmacologia non sono funzionali solo a trovare una molecola che abbia efficacia terapeutica, sono utilissimi anche per capire come funziona il
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Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Farmacologia
- Docente: Prof.ssa Biancamaria Longoni
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