Controllo emotivo
Controllo emotivo si compone di: emozioni, attivazione, ansia, stress.
- Allenamento fuori dal campo, attraverso strategie per: riconoscere le emozioni, aumentare/ridurre l’attivazione, controllare l’ansia, aumentare/ridurre lo stress;
- Allenamento in campo, attraverso esercitazioni sotto pressione e in situazioni di stress.
- conoscere il profilo emotivo dell’atleta;
- favorire un clima emotivo positivo;
- gestire i successi e gli errori;
- stabilire una routine;
- controllare le distrazioni;
- allenare l’incertezza.
Emozioni: sono sensazioni o stati soggettivi temporanei, di vario tipo e intensità.
Sono caratterizzate da:- Pensieri, ovvero la valutazione cognitiva delle sensazioni che provocano l’emozione;
- Sensazione soggettiva, che fa riferimento alle esperienze consapevoli vissute durante un episodio emotivo;
- Modificazioni fisiologiche, che modificano le secrezioni ormonali, il ritmo cardiaco e respiratorio;
- Comportamenti espressivi, ovvero gli strumenti con cui esprimiamo le emozioni.
- modificare i pensieri che le precedono;
- riconoscere e far riconoscere le sensazioni soggettive, le modificazioni fisiologiche e i comportamenti espressivi.
Attivazione: condizione di energia e prontezza che ci permette di percepire, analizzare e rispondere in modo efficace a timoli esterni o interni.
È uno stato di eccitazione psicofisiologica per mettere in atto un certo comportamento.
A seconda dell’interpretazione individuale dell’attivazione, le tecniche per aumentarla o ridurla sono:- le risorse a disposizione;
- le situazioni di rischio;
- il controllo della situazione;
- lo sviluppo di nuove strategie.
Ansia: è uno stato emozionale negativo accompagnato da preoccupazione e nervosismo, ed è associata d un aumento dell’attivazione.
Ci sono 4 tipi di ansia:
- Di tratto, che è un fattore stabile della personalità;
- Di stato, che è dovuta a variabili dell’ambiente esterno;
- Cognitiva, che è legata ad aspettative negative;
- Somatica, che è un tipo di attivazione fisiologica misurabile direttamente o indirettamente.
- non variare il metodo di lavoro;
- non ricordare eccessivamente l’importanza di una gara;
- non ricordare le conseguenze di un risultato negativo.
Stress: è una risposta aspecifica di attivazione dell’organismo quando deve affrontare un’esigenza.
È una reazione fisiologica adattiva che può diventare negativa se prodotta per molto tempo e non accompagnata da risposte efficaci.
Ci sono due tipi di stress:
- eustress, che è positivo e necessita di attivazione;
- distress, che è negativo e comporta un eccessiva attivazione.
- Stressor fisici, che si manifestano con deprivazione dei bisogni fisiologici, stimoli dolorosi, situazioni di pericolo;
- Stressor psicologici, che si manifestano con eventi traumatici, difficoltà, conflitti, cambiamenti.
Tecniche per aumentare lo stress: consistono nell’aumentare l’incertezza nell’atleta, che ha bisogno di una certa tensione, ricordando l’importanza della gara, esaltando le caratteristiche dell’avversario, modificando il lavoro, ricordando le conseguenze di un risultato negativo.
- generali, quando generano stress nell’atleta ma non nel contesto competitivo;
- specifiche, quando emergono nel contesto competitivo e vengono riprodotte in allenamento.
Pressione psicologica: si ha quando l’atleta subisce un’alterazione dell’attivazione per adattarsi ad una nuova realtà, a causa di situazioni antecedenti o stimoli stressanti.
- la competizione, con l’incertezza del risultato, l’ambiente, la responsabilità, le esperienze negative passate;
- l’allenamento, con le condizioni climatiche, la monotonia, gli orari, il carico emotivo e cognitivo.
Continua a leggere:
- Successivo: Apprendimento
- Precedente: Autoefficacia
Dettagli appunto:
- Autore: Giulia Bonaccorsi
- Università: Università degli Studi di Parma
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Scienze Motorie
- Esame: PSICOBIOLOGIA
- Docente: Prof.ssa Vera Ferrari, Prof.ssa Lucia Riggio, Prof. Christian Franceschini
Altri appunti correlati:
- Psicologia cognitiva ed ergonomia
- Appunti di filosofia dei processi cognitivi
- Antropologia minima del piacere. Per una teoria unificata della motivazione
- Psicologia dello sviluppo emotivo
- Adolescenza e compiti di sviluppo
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- La colpa e il ragionamento emozionale
- L'influenza della musica nel processo d'acquisto: il suono nella costruzione della shopping experience.
- Al di là delle parole: decifrando le emozioni nella voce con la tecnologia
- Emozione ed Espressione: tra funzione e contesto; l’importanza della loro comunicazione
- Alessitimia e Psicosomatica: emozioni senza voce si fanno spazio nel corpo
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.