Reperti sulla Francigena e il pellegrinaggio verso Santiago
Santuari, reperti e passaggi sulla Francigena
Reperti sulla Francigena: ad esempio le statue - stele nella lunigiana (cultura megalitica) erette forse a scopo culturale. Poi sulla strada da Aosta a Roma incontriamo numerose croci, edicole, segnavia, monasteri, chiese, santuari, abbazie, cattedrali, duomi, oratori, di diversi stili architettonici. Dal romanico del duomo di Parma, San Michele, San Pietro in ciel d’oro a Pavia o il duomo di Lucca al gotico del duomo di Siena o di San Andrea a Vercelli. I monasteri, espressione di fuga mundi, difficilmente eran costruiti lungo la Francigena. Eran piuttosto i pellegrini spesso ad allungarsi. Molti sono i santuari del tracciato. Neoconvertiti e crociati o pellegrini che venivano dalla Terrasanta portarono un sacco di reliquie che poi venivan consegnate ad edifici sacri e li nobilitavano. Poi sul tracciato sorsero ospizi gratuiti detti xenodochi, in seguito detti spedali (o ospitali da hospes = ospite). Poi c’eran strutture militari come torri, fortezze, rocche, castelli. Nacquero vari ordini cavallereschi come templari, teutonici e ospedalieri (oggi di Malta) che si organizzarono per proteggere i pellegrini.I templari furono tra i tanti cavalieri della prima crociata quelli che osservavano voto di povertà e castità. Liberata Gerusalemme, la leggenda dice che otto o nove di loro restarono a proteggerla alloggiando nelle stalle del tempio di Salomone. Erano in totale una cinquantina con i serventi, e scortavano i pellegrini. Guidati da Ugo di Payens, nel 1119 divennero ordine cavalleresco con il nome di “poveri cavalieri di Cristo”, poi templari. Nel 1128 l’ordine è riconosciuto dalla chiesa. Il gran maestro templare, guidando le cariche, spesso moriva. 14 maestri. Comunque appoggiati da San Bernardo di Chiaravalle divennero presto importanti in Europa disponendo di molte risorse anche economiche al punto che la banca del tempio fu incaricata di tutelare i depositi della corona di Francia e della nobiltà europea. Ma il re di Francia Filippo il bello si preoccupò, e accusò i templari di empietà ed eresia: all'alba del 13/10/1307 furono arrestati con 111 capi d’imputazione, imprigionati e torturati. Il papa sopprime l’ordine con la bolla vox in excelso del 1312 trasferendo poi i beni agli ospitalieri. L’8 marzo 1314 sono giudicati i dignitari dell’ordine. Il maestro Jacques de Molay e il precettore di Normandia Geoffroy de Charnay sono arsi vivi perché ritrattano le confessioni.
Nell’alto medioevo, comunque, i santuari cristiani in occidente erano le chiese di Roma, con i sepolcri di Pietro e Paolo e monte San Angelo, che attirava pellegrini anche dall’inghilterra. In Oriente il luogo di culto più importante era la Terrasanta con il San Sepolcro di Gerusalemme, dove dal X secolo i pellegrini si recano in numero crescente. Verrà distrutto dal sultano Al-Hakim nel 1009. Tre secoli più tardi in occidente il pellegrinaggio era popolarissimo e lo si faceva per la remissione dei peccati o per guarire mali. Se all’inizio i pellegrini erano soprattutto dei ceti superiori, ora diviene un fenomeno di massa. Abbiamo i tre pellegrinaggi maggiori. Cambiamenti imputabili forse ad alcuni eventi in Europa tra X e XII secolo, come l’importanza crescente di reliquie e culto dei santi e la maggior sensibilità verso i luoghi mistici di meditazione. Già nell’VIII-IX secolo i vescovi cercano di fare di ogni chiesa un santuario, inserendo le reliquie negli altari e suscitando in Oriente la crisi iconoclasta.
In quegli anni circolano poi tantissime reliquie di origine orientale donate ai re o capi occidentali dai sovrani bizantini. Nasce una nuova geografia di poli di sacralità legati alle reliquie, e sorgono santuari che riproducono il santo Sepolcro ispirandosi alla chiesa dell’Anastasis di Costantino. Si moltiplicano anche i racconti agiografici. Molti furono i santi pellegrini, come san Moderanno vescovo di Reims, che nell’VIII secolo va a Roma. San Colombano, nato in Irlanda, parte missionario per le Gallie e viaggia lungo la Francigena per giungere a Bobbio dove nel 614 fonda l’abbazia. Il pellegrino più famoso è San Francesco d’Assisi, che visita prima Roma, poi la Terrasanta Siria ed Egitto dove si fa ricevere dal sultano del Cairo Al-malik Al Kamil.
Dopo il 1000, testimonianze. L’abbazia di Novalesa, ai piedi del Moncenisio, ospita Carlo Magno. La Sacra di San Michele, fortezza e cattedrale, la collegiata di San Orso ad Aosta, la gotica basilica di S.Andrea a Vercelli, San Pietro in ciel d’oro a Pavia, fondata nel VII secolo ma adattata nel periodo di pellegrinaggio con le reliquie di S. Agostino. La cattedrale di Piacenza, il duomo duecentesco di Parma con le sue folle di animali e uomini, in due città frequentate dai grandi maestri del romanico Nicolò e Benedetto Antelami. Il duomo romanico di Barga, quello di Lucca con il simbolo del labirinto, monte Oliveto Maggiore, lo spedale senese di S. Maria della scala vicino al duomo, la cripta di Acquapendente con le reliquie custodite in un sacello che ricalcava il Santo Sepolcro, la cripta di S. Maria a Vetralla vicino Viterbo, poi le grandi basiliche di Roma come S. Lorenzo o S. Paolo fuori le mura.
Nel X secolo l’abbazia benedettina di Cluny svolge un ruolo importantissimo nella diffusione del pellegrinaggio. I cluniacensi si dedicano con molta energia al cammino di Santiago, usandolo anche come promozione per fermare il cammino dei mori che nell’XI secolo minacciavano i cristiani. Si diffonde il culto di San Jacopo Matamoros, uccisore di infedeli. I poemi epici noti come chansons de geste celebrano le imprese di un personaggio o una stirpe nelle lotte feudali o vs l’islam. Dall'XI sec diventano famose. Celebre è il codex calixtinus, compilato quasi sicuramente a Cluny: un volume composto di varie parti tra cui: la narrazione della traslazione del corpo di san Giacomo, la cronaca delle imprese di Carlo Magno in Spagna e dell’imboscata di Roncisvalle, poi la guida del pellegrino. Gli eroi delle canzoni divennero modelli etici per il pellegrino. Si diffondono storie e cicli narrativi. Il ciclo carolingio e bretone francese anche grazie alle vie si diffondono in Italia. Famose canzoni epiche come l’enfances ogier o la destruction de Rome.
La via Francigena diviene itinerario culturale europeo nel 1994. Nel 2004 è dichiarata dal consiglio d’Europa grande itinerario culturale europeo.
Il cammino di Santiago
L’altro grande cammino era quello di Santiago. Prima testimonianza dell'esistenza del sepolcro di san Giacomo maggiore è un documento di Isidoro di Siviglia (570-636), ma la notizia della scoperta della tomba dell'apostolo è della prima metà del IX secolo grazie ai monaci di Cluny. Dopo aver portato la buona novella per tutta la Spagna, raggiungendo il finis terrae, estremi confini del mondo conosciuto, questi diviene uno dei luoghi simbolici più alti della geografia cristiana. S Giacomo fu il primo degli apostoli a esser martirizzato di ritorno in Terrasanta sotto il regno di Erode Agrippa nel 42 dc. La tradizione dice che i discepoli disseppellirono il corpo imbarcandolo e giunsero affidandosi alla provvidenza al porto romano di Iria Flavia in Spagna. Sbarcati lo deposero in un tomba a 5 miglia dalla città e costruirono un piccola chiesa. Il luogo fu occultato durante le invasioni di Barbari e Visigoti. Se ne perse la posizione. Nell’812 il vescovo Teodomiro fu avvisato dall’eremita pelayo di strane luci tra cui l’apparire di un stella che indicavano un cimitero romano abbandonato. Seguendo i segnali il vescovo scopre il sepolcro dell'apostolo. Alfonso il casto, re delle Asturie, rende subito omaggio alle spoglie, che per lui simboleggiano l’inizio del riscatto della cristianità. La prima grande chiesa a Santiago è inaugurata nel 899, i pellegrini eran già numerosi. I musulmani nel 997 con Al-Mansur radono al suolo la città. Nel 1075 il vescovo Diego Pelaez da inizio ai lavori di costruzione della cattedrale di Santiago. La decadenza del cammino comincerà dalla fine del XV secolo dal 1985 è patrimonio mondiale dell'umanità per l’Unesco.Continua a leggere:
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