Analisi Sociologica della Concezione Turistica nella Riviera Romagnola
La riviera romagnola e, quindi, Rimini non possono essere considerate come mete turistiche novizie, bensì risalgono alla nascita del fenomeno turistico all’interno del Mediterraneo e più specificatamente della costa Adriatica. Se i pionieri del movimento, i nobili del nord Europa, ricercavano un clima fresco, non troppo caldo, con un mare freddo e tonificante per curare i mali e purificare gli animi, oggi viene richiesto un clima mite o caldo, con un mare che permetta l’immersione evitando l’assideramento, spiagge pulite con tutti i comfort a disposizione e la possibilità di pagare un prezzo giusto e non eccessivo. I cambiamenti, lenti e graduali, hanno portato allo sviluppo del sistema turistico in Europa e nel mondo, portando ad una differenziazione del target, dell’esperienza, del luogo ricercato e alle specializzazioni delle strutture.
Il mercato turistico odierno basa la sua ampiezza sull’enorme differenziazione del target che porta al consenso del turista e all’evoluzione della destinazione turistica in questione.
In questo piccolo grande mondo si è svolta la ricerca effettuata, che riguardava la somministrazione di un questionario agli studenti dell’alberghiero “Malatesta” di Marebello (RN) e ad alcuni albergatori della zona di Rimini Nord.
La domanda iniziale da cui è scaturito il progetto di tesi era:
“In una località balneare e principalmente turistica, che idea si sono fatti del turismo i ragazzi degli istituti professionali focalizzati sul turismo? E gli albergatori che da anni vivono di questo settore cosa ne pensano? Lo considerano una minaccia o un momento di sviluppo importante? E qual è la loro concezione del turismo?”
La ricerca risponde a questa domanda evidenziando similitudini e differenze nella visione e nelle idee che le due diverse generazioni hanno della propria regione, del proprio territorio e del proprio lavoro. Queste si discostano dal momento in cui si analizza l’ottica moderna del giovane studente e si confronta con la visione tradizionale concepita dagli albergatori.
Il punto d’incontro tra le due generazioni è dato dal turismo come momento di lavoro, sia stagionale che annuale, che porta alla messa in atto di un impiego e alla conoscenza degli albergatori e degli studenti che possono discutere e comprendersi a vicenda all’interno di queste circostanze.
Dallo sviluppo della ricerca e dalle analisi apportate ai dati ricavati dai questionari somministrati si è potuto appurare che l’idea del turismo, degli spazi turistici e dei turisti in sé è la medesima tra i due campioni. Anche se le motivazioni che spingono i giovani all’occupazione all’interno del fenomeno turistico risulta diversa rispetto alla giustificazione data dagli albergatori storici, il punto d’incontro è il medesimo: l’idea forte e comune che non considera il turismo come minaccia, momento di sviluppo, disagio o novità ma come un’opportunità di lavoro, ciò che muove l’economia della zona ma anche come il fulcro della doppia vita della riviera, caotica estiva e tranquilla invernale. È un fattore con cui si convive giornalmente o stagionalmente, un’opportunità da sfruttare al massimo ma allo stesso tempo da far crescere ed evolvere per creare nuove opportunità.
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Bernardi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Scienze Gastronomiche |
Facoltà: | Scienze Gastronomiche |
Corso: | Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali |
Relatore: | Paolo Corvo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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