Skip to content

La repressione della pubblicità occulta, il caso Grazia firmato Armani

Questa tesi riguarda la normativa che regola la pubblicità in Italia. Più precisamente, ho voluto approfondire la regolamentazione della pubblicità occulta, che rientra fra i tipi di pubblicità ingannevole.
In Italia, allo stato attuale, la normativa in materia di pubblicità è rappresentata dal D. Lgs. 206/05 che riguarda la tutela del consumatore in senso lato e comprende anche altri aspetti dei processi di consumo. Per quanto riguarda la pubblicità, esso recepisce a pieno quanto stabilito dal D. Lgs. n. 74 del gennaio 1992. Il decreto è l’attuazione di una direttiva europea, la n. 450 del 1984. Esso all’articolo 2 comma 1 definisce la pubblicità come «qualsiasi forma di messaggio che sia diffuso, in qualsiasi modo, nell’esercizio di un’attività commerciale, industriale, artigianale o professionale allo scopo di promuovere la vendita di beni mobili o immobili, la costituzione o il trasferimento di diritti ed obblighi su di essi, oppure la prestazione di opere o di servizi».Una volta stabilito cosa significhi pubblicità, il decreto esplicita cosa si intenda per pubblicità ingannevole, allo scopo di tutelare le imprese concorrenti e i consumatori. Si ha pubblicità ingannevole nel momento in cui il messaggio risulti tale da «…indurre in errore le persone fisiche e giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, leda o possa ledere un concorrente». Il decreto consente alle imprese concorrenti, alle associazioni di consumatori e ai singoli consumatori, oltre che alle PA, di denunciare comportamenti pubblicitari ritenuti illeciti. L’organo deputato al controllo in materia di pubblicità è l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, ovvero l’AGCM. Il decreto permette ai singoli cittadini di farsi portatori di un interesse collettivo.
Per quanto riguarda la pubblicità occulta, a differenza di quanto accade per la più ampia categoria della pubblicità ingannevole, ciò che conta non è tanto il contenuto del messaggio, quanto la sua presentazione al pubblico. L’art. 4 del D. Lgs. 74/92 sancisce che la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile come tale; in particolare, quella a mezzo stampa deve essere distinguibile dalle altre forme di comunicazione al pubblico, con modalità grafiche di evidente percezione. E’ inoltre vietata, nel comma 3, ogni forma di pubblicità subliminale. La pericolosità della pubblicità occulta è da riscontrare essenzialmente nel fatto che ogni destinatario, quando riconosce di assistere ad una comunicazione pubblicitaria, innalza difese naturali ed inconsce. Il caso che ho esaminato, il caso Grazia firmato Armani, costituisce una forma di pubblicità redazionale e product placement redazionale. L’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha sporto denuncia l’11 novembre 2005. La rivista, del 25 ottobre 2005, presentava al proprio interno diversi articoli riguardanti moda, cucina, arredamento e bellezza, in cui Giorgio Armani, in veste di condirettore. In tutti questi servizi, vengono presentati prodotti di varia natura tutti riconducibili allo stilista, raffigurati anche a tutta pagina e a volte con i relativi prezzi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
CAPITOLO I DEFINIZONI DI PUBBLICITA’ E FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA 1.1 Inquadramento normativo statale della pubblicità e descrizione del fenomeno in generale Per affrontare adeguatamente il problema della pubblicità occulta è necessario prima di tutto considerare cosa si intenda, dal punto di vista giuridico, col termine “pubblicità”. Nell’ordinamento italiano, la definizione normativa di “pubblicità” è fornita dal D. Lgs. 25/01/1992 n. 74 1 . Il legislatore, vista la necessità di inquadrare il fenomeno con chiarezza, definisce la pubblicità come: «qualsiasi forma di messaggio che sia diffuso, in qualsiasi modo, nell’esercizio di un’attività commerciale, industriale, artigianale o professionale allo scopo di promuovere la vendita di beni mobili o immobili, la costituzione o il trasferimento di diritti ed obblighi su di essi, oppure la prestazione di opere o di servizi» 2 . Una volta chiarito cosa si intenda per pubblicità e, quindi, per messaggio pubblicitario, si potrà valutare la natura dell’informazione rivolta al consumatore e la conseguente liceità. Generalmente, il termine pubblicità è utilizzato nella sfera economica e acquista l’accezione di “comunicazione d’impresa”. Tuttavia, oltre a quella commerciale, esistono diverse altre forme di pubblicità fra cui, per esempio, quella rivolta ai cittadini di un Paese per aumentare 1 Successivamente compreso nel D. Lgs. 6/09/2005 n. 206 che riguarda la tutela del consumatore in senso lato, si veda § 1.2.4 . 2 D. Lgs. 25/01/1992 n. 74, art. 2 comma 1

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

agcm
agcom
armani
diritto
grazia
placement
product
pubbli redazionali
pubblicità
pubblicità giorgio armani
pubblicità ingannevole
pubblicità occulta
pubblicità subliminale
redazionale pubblicitario
repressione

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi