Disinformazione e Manipolazione dell'informazione: un'analisi Critica di Wikipedia durante il Conflitto Russo-Ucraino
Da diversi anni ormai, il processo di digitalizzazione ha permesso alle informazioni di essere distribuite in maniera sempre più veloce al punto che gli utenti sono proiettati in un ambiente infosferico, caratterizzato da un quantitativo di dati costantemente in aumento. La possibilità di accedere senza mediazioni ad ogni tipo di contenuto se da un lato è considerato un elemento positivo, dall’altro può rappresentare un limite. Il sovraccarico informativo oltre a non dare la possibilità agli utenti di porre la necessaria attenzione alle informazioni che interessano, dà luogo a fenomeni come la disinformazione e la polarizzazione. La rete Internet e, più specificamente i social media, oltre ad aver fornito alla società molti spunti di riflessione e conoscenze scientifiche, hanno contribuito alla creazione di un ambiente digitale, caratterizzato dalla disintermediazione. Infatti, gli utenti, a causa del veloce flusso di informazioni, possono essere influenzati da contenuti fuorvianti e manipolati che producono maggiori consensi se condivisi all’interno di gruppi omogenei e isolati dove le persone interagiscono principalmente con individui che condividono le loro stesse opinioni e convinzioni. Ciò garantisce minori opportunità di essere esposti a punti di vista diversi e di impegnarsi in un dialogo costruttivo con utenti che presentano opinioni diverse. Questi fenomeni nel loro complesso costituiscono una minaccia per i principi democratici di una società. Pertanto, l’obiettivo di questa tesi è di esaminare le dinamiche alla base del fenomeno della disinformazione per valutare se tale fenomeno è limitato ai social media o se esso interessa anche altre piattaforme informative. Per conseguire questo obiettivo, è stata sviluppata una metodologia articolata in tre fasi sequenziali. Nella prima fase, è stata sviluppata una desk analysis volta ad approfondire le cause della disinformazione attraverso un esame della letteratura esistente sui temi della disintermediazione digitale, infosfera e sovraccarico informativo. Tale esame è stato integrato dai dati ottenuti studiando i report annuali di alcune aziende attive nel settore delle tecnologie digitali come Domo, Meltwater, e WeareSocial. I risultati di questa analisi hanno confermato come, nel corso degli ultimi anni, l’incremento di informazioni disponibili sia spesso sfociato nella disinformazione che pur essendo un fenomeno antico, presenta nuove caratteristiche e forme di veicolazione dovute al continuo sviluppo digitale e tecnologico. È stata quindi identifica una tassonomia delle varie forme che il fenomeno della disinformazione può assumere.
Nella seconda fase, questi elementi conoscitivi sono stati analizzati attraverso il modello di Shannon e Weaver (1949) al fine di chiarire ulteriormente le dinamiche in atto nell’infosfera. Il modello proposto da Shannon e Weaver (1949) è stato la prima concettualizzazione che ha consentito di definire l'informazione come una quantità che si sposta da un mittente a un destinatario attraverso un canale. Secondo i due studiosi, durante la trasmissione delle informazioni possono verificarsi distorsioni o interferenze che prendono il nome di “rumore”. Partendo da un adattamento del modello proposto da Shannon e Weaver (1949), gli attori del modello, rappresentati in un diagramma a blocchi, sono stati sostituiti dagli elementi che caratterizzano l'infosfera. In tal modo, si è potuto dimostrare come il “rumore” assuma la forma tangibile di contenuti fuorvianti e falsi che influenzano le opinioni degli utenti. Inoltre, l’infosfera risulta essere permeata da un elevato grado di entropia. La terza e ultima fase ha avuto come obietto quello di evidenziare come i social media non sono le uniche piattaforme informative digitali affette da contenuti fuorvianti o manipolati. Pertanto, è stata effettuata un’analisi di tipo semantico dell’articolo “Guerra russo-ucraina (2022)” presente su Wikipedia allo scopo di verificarne l’attendibilità ed accertarsi dell’esistenza di manipolazioni del suo contenuto. I risultati dell’analisi indicano come tale piattaforma non sia completamente esente da contenuti dubbi oltre a presentare alcune vulnerabilità nonostante essa sia considerata un punto di riferimento per gran parte degli utenti del Web.
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Informazioni tesi
Autore: | Mattia Evangelista |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli |
Facoltà: | Scienze formative, psicologiche e della comunicazione |
Corso: | Comunicazione Pubblica e d'impresa |
Relatore: | Eugenio Iorio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 113 |
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