Trasformazioni museali. Analisi semiotica del Palazzo delle Esposizioni di Roma
Nel corso degli ultimi decenni la concezione dei musei, evidentemente espressione dei contesti socio-politici e storici in cui si evolve, è stata oggetto di molteplici riflessioni e cambiamenti. Per risollevare il destino delle decadenti istituzioni museali dalla crisi del secondo dopoguerra, i musei hanno vissuto delle profonde trasformazioni, in linea con l’idea di democratizzazione della cultura iniziata alla fine degli anni ’60: è cambiato il concetto di contenitore, sono nate nuove tipologie espositive delle opere d’arte, si è realizzata la trasformazione degli spazi funzionali interni. Il museo è diventato sempre più uno spazio esperienziale e di intrattenimento dove il pubblico è parte integrante dell’opera alla quale può contribuire e dalla quale rimane mutato egli stesso. Allo stesso modo anche le pratiche sociali che ruotano intorno ai poli di arte e cultura vivono forti metamorfosi e delineano nuovi confini culturali, inglobando in semiosfere dense di significati e comportamenti consumistici, i nuovi luoghi del loisir contemporaneo.
La tesi che presento si propone di studiare le istituzioni museali contemporanee e i loro punti di rottura rispetto alle modalità espositive più tradizionali. Concretamente, il lavoro di ricerca si esplica nell’analisi semiotica del Palazzo delle Esposizioni di Roma, la cui metodologia è illustrata nel dettaglio. L’obiettivo fondamentale è quello di descrivere l’’evoluzione semiotica dello spazio museale preso in esame, evidenziandone il legame con le linee generali che caratterizzano gli standard internazionali dei musei contemporanei.
Nello specifico si parte dall’analisi del museo volume (Hammad, 2006) come organismo architettonico ed entità urbana, della quale si delineano gli aspetti di interazione con tensioni di ridisegno e riqualificazione urbanistica, passando alla riflessione sugli spazi funzionali ed espositivi interni e concentrandosi sulla nuova identità contemporanea. Costruita nel corso degli anni grazie ai molteplici interventi di restauro essa è espressa anche dai nuovi assetti organizzativi dal respiro internazionale. L’analisi conclusiva di due mostre, che delinea il passaggio allo studio del museo sequenza (Hammad 2006), ci permette di comprendere al meglio la metamorfosi del Palazzo delle Esposizioni che da edificio monumentale e classicista, difficile da ammodernare, è stato trasformato secondo le nuove esigenze espositive e di intrattenimento in un luogo culturale riconoscibile e riconosciuto a livello internazionale.
Tra passato e presente, tradizione ed innovazione, il Palazzo delle Esposizioni di Roma è oggi l’esempio manifesto di come una realtà museale possa essere egregiamente rinnovata nel rispetto e nella salvaguardia della storia e delle sue preziose preesistenze.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessia Svezia |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Comunicazione d'impresa |
Relatore: | Isabella Pezzini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 164 |
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