La biblioteca da luogo di conservazione a spazio di condivisione e comunicazione. Il caso della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rapida evoluzione e pervasività dei sistemi e dei processi tecnologici i quali hanno riguardato sia l’ambito lavorativo che privato dei soggetti. Questo nuovo ambiente impone la creazione di prodotti personalizzabili poiché parte di questi iniziano ad assumere forme nuove, anche proprio dal punto di vista.Al fine di potenziare i vantaggi offerti dai nuovi strumenti tecnologici e dalle nuove tendenze del settore, le istituzioni culturali dovranno provvedere ad una riorganizzazione della propria gestione organizzativa affrontando gli onerosi costi iniziali, intesi non esclusivamente da un punto di vista economico, ma anche investimenti in formazione del personale e in termini temporali per la diffusione e trasmissione di una nuova cultura organizzativa.Tali sforzi saranno ripagati dalla possibilità di raggiungere un numero molto più ampio di utenti e soddisfare le loro esigenze realizzando servizi ad hoc andando così a rafforzare l’esperienza contribuendo all’affermazione del senso di appartenenza alla comunità e non ultimo l’ampliamento dei contenuti e dell’accesso ai prodotti culturali.Detto questo è da segnalare la ben nota difficoltà di trasmissione del valore dei prodotti culturali per la loro intangibilità intrinseca e da parte delle istituzioni il limite derivante da una scarsa preparazione in materia di pianificazione e gestione della comunicazione verso il target di riferimento.Parallelamente alla diffusione delle sopracitate tendenze è d’obbligo anche menzionare la triste realtà alla quale abbiamo assistito negli ultimi anni, i profondi mutamenti e le numerose mobilitazioni che hanno acceso i riflettori sul settore culturale in un’ottica insolita.Uno spiraglio di ottimismo e speranza esiste, nonostante le sopracitate criticità, il settore continua a produrre risultati, sebbene ridotti rispetto alle potenzialità, a dimostrazione e conferma che la cultura rappresenta una via di crescita e sviluppo per il Paese e per la funzionale sociale che essa svolge, sarebbe opportuno riuscire a far sparire quel senso di avversione diffuso verso il settore e risulterebbe importante ritornare ad osservare con occhi positivi agli investimenti nel comparto culturale attraverso una comunicazione propositiva, costruttiva e continua.Il presente lavoro nasce dall’esperienza del Servizio Civile Nazionale svolto nell’ambito del Patrimonio artistico culturale, più precisamente nella Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Il progetto proposto per l’anno 2011 titolava «La biblioteca sconfinata. Le Biblioteche di Reggio Emilia come piazze del sapere, della convivenza e dell’integrazione».La ricerca parte dando una definizione di cosa si intende per biblioteca, la descrizione delle differenti tipologie presenti sul territorio nazionale e la loro specifica funzione e missione sociale.Parallelamente è stato delineato l’assetto normativo che disciplina la loro ragion d’essere evidenziando anche i principali eventi storici, i quali hanno caratterizzato la loro affermazione e utilità sociale.Successivamente sono enunciati e approfonditi i principali servizi che una biblioteca deve poter garantire alla comunità di riferimento al fine di soddisfare i bisogni informativi e si è cercato di verificare la corrispondenza tra la domanda e l’offerta nel settore del Patrimonio artistico culturale nello specifico caso delle biblioteche.Si è proceduto indagando sulla gestione della comunicazione dell’identità istituzionale e l’organizzazione delle attività di promozione alla lettura partendo dal presupposto della diffusione consolidata del divario tra identità e immagine percepita all’esterno.L’evoluzione tecnologica che interessa il mercato entra anche negli istituti culturali ed impone una nuova modalità operativa e di rapporto con l’utenza, pertanto abbiamo analizzato come questi rispondono alla sfida della digitalizzazione dei supporti informativi e delle relazioni interpersonali.Il secondo e terzo capitolo sono dedicati al caso di studio della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.A seguito dell’introduzione sull’origine storica la quale ha portato alla costituzione dell’assetto attuale della Biblioteca e della quattro decentrate, le quali sono chiamate a svolgere il preciso ruolo di presenza capillare sul territorio, sono stati approfonditi i servizi offerti alla comunità nelle sezioni che compongono la struttura e le regole per il loro utilizzo.Infine abbiamo analizzato gli strumenti di comunicazione utilizzati dal Sistema Panizzi al fine di diffondere la sua identità e far conoscere la propria offerta informativa ai propri utenti. Considerando il sito internet la più potente vetrina sul mondo abbiamo richiesto ad un web designer un’analisi critica dell’attuale sito istituzionale verificando l’utilizzo da parte della Biblioteca Panizzi delle potenzialità del portale web.In questo contesto è stato, inoltre, verificato come si pone il sistema Panizzi rispetto alla innovative proposte che la rete offre.
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Informazioni tesi
Autore: | Nadia Balsamo |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Comunicazione d'impresa |
Relatore: | Vanni Codeluppi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
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