Eco-design - Materiali bio e risorse rinnovabili: il caso Mater Bi
L’ergonomia è un corpus di conoscenze interdisciplinari in grado di analizzare, progettare e valutare sistemi semplici o complessi, nei quali l’uomo figura come operatore o come utente. Gli obiettivi dell’ergonomia sono dunque, l’usabilità e la sicurezza dei sistemi.
Il dibattito culturale sul disegno industriale e sull’ergonomia ha evidenziato la tendenza a dare una crescente importanza all’integrazione dell’ergonomia con il design e l’innovazione. L’ergonomia non va considerata quindi come un apporto collaterale al design nel campo dell’antropometria e nemmeno come elemento genericamente qualificante l’oggetto. Il design ergonomico deve essere invece considerato come un metodo per affrontare i temi progettuali ponendo al centro l’uomo.
Viviamo oggi in una società del desiderio. La nostra società aspira alla gratificazione dei desideri più di qualsiasi altro tipo di società del passato, ma tale gratificazione deve rimanere una promessa. Il desiderio deve rimanere inappagato perché finché il cliente non è soddisfatto, sentirà la necessità di acquistare qualcosa di nuovo e diverso. L’aumento della propensione al consumo aumenta da un lato, l’ingiustizia generale nella distribuzione dei redditi e delle opportunità fra le diverse regioni del mondo, dall’altro comporta in maniera quasi automatica un peggioramento della situazione ecologica del pianeta, per il duplice influsso inquinante dei consumi crescenti e dell’aumento della produzione. L’imperativo dello sviluppo è fuori discussione, ma bisogna trovare nuove strade che lo rendano ambientalmente sostenibile. La sempre maggiore presa di coscienza da parte dell’umanità dell’importanza della questione ambientale è andata di pari passo ad un’estensione dell’interesse del design per l’innovazione di prodotto e servizio (non più solo di processo) in un’ottica eco-compatibile. Ne è testimonianza l’aumento della produzione di prodotti e dell’uso di nuovi materiali ecologicamente corretti. Uno di questi, caso studio di questa tesi di laurea, è il Mater Bi di Novamont S.p.A. Il Mater Bi è una bioplastica derivante da materie prime rinnovabili di origine agricola, prevalentemente amido di mais, che ha le stesse proprietà chimico-fisiche e gli stessi comportamenti di una plastica tradizionale, ma è completamente biodegradabile, e se necessario anche idrosolubile, nelle fasi di trattamento post-consumo. Nella tesi sono descritte le caratteristiche e le linee di prodotti in Mater Bi.
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Informazioni tesi
Autore: | Cristina Bova |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Comunicazione d'Impresa |
Relatore: | Ivetta Ivaldi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 175 |
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