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Gabriele D'Annunzio negli scritti politici di Mussolini

Esplorazione attraverso gli scritti e le lettere di Mussolini del rapporto intercorso tra il Vate e il dittore negli anni tra il 1919 e il 1930

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6 INTRODUZIONE Attraverso l’ analisi dei discorsi e degli articoli di Benito Mussolini, tutti raccolti nell’ Opera Omnia da D. e E. Susmel 1 , si può ricostruire la completa evoluzione dei rapporti con il poeta Gabriele D’ Annunzio, nel particolare periodo compreso tra il 1919 fino al 1925. La ricerca è partita proprio dalla data storica del 12 settembre 1919 2 , quando per la prima volta questi due personaggi, caratterizzati da un eccezionale calibro storico e politico, sono stati impegnati fino al 1920 in una lotta comune volta all’ indipendenza di Fiume, che ha portato, per la prima volta, ad un confronto diretto l’ alta poesia dannunziana e la politica militare mussoliniana. Due mondi separati e due personalità così diverse, quella di un grande poeta e quella di un politico ancora poco conosciuto, che si sono andate ad intrecciare e che hanno segnato l’ evolversi della storia italiana. Il lavoro ha messo, soprattutto, in rilievo il ruolo politico e culturale esercitato da Mussolini e D’ Annunzio, che si definisce nel particolare terreno fertile dell’ Italia del dopoguerra, ancora debole e alla ricerca di stabilità; in questa cornice storica, si sono configurati e si sono delineati i rapporti ambigui tra Mussolini e il Comandante, che cercheranno 1 B. Mussolini, Opera Omnia, a cura di D. e E. Susmel, Firenze, La Fenice, 1951-1961 2 Il 12 settembre 1919, D’ Annunzio e un ristretto gruppo di legionari partì alla volta di Fiume, città a maggioranza italiana che era stata posta sotto il governo jugoslavo dopo la prima guerra mondiale; il Poeta occupò Fiume per 15 mesi e solo nel 1924 la città potè diventare italiana. Cfr P. Alatri, Nitti D’ Annunzio e La Questione Adriatica, Milano, Feltrinelli, 1959, p. 23

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