Condizioni di svalutazione
Quali sono le condizioni in base alle quali un deprezzamento o una svalutazione del tasso di cambio provoca un effetto positivo sulla bilancia commerciale/delle partite correnti?
Se queste condizioni sussistono una svalutazione del cambio può avere un effetto di risanamento, di riequilibrio e perfino di traino della crescita: abbiamo parlato di “export led growth” cioè di crescita trainata dall’esportazione, fenomeno ricorrente nella storia economica del mondo, è stata trainata dalle esportazioni ma non solo (come la crescita economica del miracolo italiano degli anni ’50-’60 oppure quello asiatico del ‘70). È importante sapere se il tasso di cambio può essere adottato come stimolo all’esportazione e quindi alla crescita.
Si deve dimostrare che diminuendo il valore del cambio, cioè deprezzando l’euro, si ha un avanzo (segno positivo) nella bilancia commerciale cioè il valore dell’esportazione supera il valore dell’importazione → (X>M). Bisogna partire da una situazione di equilibrio, poi immaginare una svalutazione del cambio, a quel punto verificare quali sono le condizioni per cui il valore della bilancia commerciale è maggiore di zero.
Questo è il valore delle esportazioni. Come si determina? Si prende la quantità di tutti i beni che si esportano e la si moltiplica per il loro prezzo (ricordando che la bilancia commerciale registra tutte queste transazioni), poi si somma tutto e questo è il valore delle esportazioni nette, si sottrae il valore delle importazioni diviso il tasso di cambio (perché si devono confrontare due valori in euro, nella stessa moneta), questa differenza mi dà zero.
Bisogna ora capire di quanto si devono modificare queste 4 grandezze per avere un valore maggiore di zero. In questo modo ho dimostrato che, svalutando r ottengo un saldo della bilancia commerciale positivo.
Questo è reso ancora più facile da una Ipotesi abbastanza realistica:
Dopo che r perde valore, bisogna trovare di quanto deve diminuire qm e di quanto deve aumentare qx per avere alla fine un risultato positivo.
Quando la variazione in percentuale di q è maggiore della variazione di percentuale di r, ovvero quando la variazione relativa dei beni esportati rispetto alla variazione del tasso di cambio è maggiore di 1 (ad esempio 11/10 = > 1), quindi quando l'ELASTICITÀ delle esportazioni rispetto al cambio è maggiore di 1 si verifica la condizione per cui una svalutazione del cambio provoca un miglioramento della bilancia commerciale.
La stessa cosa avviene al contrario: immaginiamo che, nonostante i nostri beni costino di meno, qx non cambi, gli americani non comprano, non si stimola più domanda straniera nonostante si sia svalutato il cambio. Allora di quanto stavolta bisogna diminuire i beni importati per avere un rapporto che sia maggiore di 1? Il rapporto si deve diminuire di una percentuale maggiore alla svalutazione: svaluto del 10% l'Euro, riduco le importazioni di beni del 20%, è come se si riduce il denominatore di più rispetto a quanto riduci il numeratore (denominatore diminuisce ma il numeratore lo fa di più). In questo caso si avrà un risultato maggiore di 1 ed è una situazione in cui l'elasticità dei beni importati rispetto al tasso di cambio è maggiore di 1 se questa condizione si verifica, si ha un effetto positivo della svalutazione.
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Dettagli appunto:
- Autore: Federica Palmigiano
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Storia del pensiero politico e della politica economica internazionale
- Docente: Pier Francesco Asso
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