La tripartizione della società Spartana
La popolazione di Sparta era divisa in tre gruppi: gli spartiati, gli iloti e i perieci. Per quanto riguarda il rapporto numerico fra i tre gruppi (fermo restando che questo tipo di calcoli è sempre molto approssimativo), si ritiene che nel V secolo, gli spartiati fossero all’incirca 15'000, i perieci circa 50'000 e gli iloti tra i 140 e i 200'000.
Gli spartiati erano i discendenti dei Dori, costituivano il ceto dominate ed erano gli unici ad avere il diritto di cittadinanza. Erano tutti uguali fra loro e godevano degli stessi diritti; si dedicavano esclusivamente al mestiere delle armi e al governo. La loro educazione è uno degli aspetti più peculiari ed affascinati del modello Spartano: i fanciulli di robusta costituzione (si diceva che i neonati deboli o malformati venissero gettati da una rupe) all’età di sette anni venivano sottratti alla famiglia ed educati in gruppi, sotto la guida di un paidonomos, ‘educatore di ragazzi’. A diciannove anni erano ammessi tra i combattenti e, compiuto il trentesimo anno, acquisivano il diritto di partecipare all’assemblea dei cittadini e di stabilirsi in abitazioni private con la moglie e i figli, anche se fino a sessant’anni erano tenuti a continuare gli addestramenti militari. Il mantenimento della famiglia era assicurato dalla rendita dell’appezzamento di terreno cui ogni spartiate aveva diritto e che si trasmetteva solo in via ereditaria. Si racconta che quando i figli partivano per la guerra, le madri li accompagnavano cantando un ritornello: “Torna con lo scudo o su di esso.” Perché lo scudo era così pesante che per darsi alla fuga era necessario gettarlo, mentre in caso di morte fungeva da bara.
Gli iloti erano i discendenti della popolazione indigena, che i dori avevano asservito quando avevano conquistato la Grecia. Privi di qualsiasi diritto civile e politico erano tenuti a coltivare a proprie spese gli appezzamenti degli spartiati. Essi erano assegnato agli spartiati dallo stato, cui si ritiene appartenessero anche dopo l’assegnazione. Pertanto essi non potevano neppure essere liberati qualora lo spartiato cui erano affidati lo avesse voluto.
I perieci erano invece le popolazioni indigene delle comunità situate attorno alla regione di Sparta. Essi, pur appartenendo alla stessa etnia degli iloti, erano considerati dagli spartiati come popoli conquistati e non come schiavi. Essi erano vincolati agli spartiati solo politicamente e erano chiamati a combattere al loro fianco in caso di guerra, tuttavia in tempo di pace erano autonomi all’interno delle loro città.
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