Nel riassunto viene trattato il tema delle teorie sulla criminologia più diffuse. Tra le teorie vengono esposte la toeria classica (con Beccaria) e le teorie della scuola positiva (con Lombroso), la scuola di Chicago, la teoria dell'etichettamento, la teoria della subcultura, la teoria dell'associazione differenziale e altre ancora. Il quadro di ogni scuola e teoria viene letta in chiave storica, ogni teoria viene contestualizzata, vengono anche trattati gli aspetti innovativi e gli aspetti critici di ogni scuola, e sempre per ogni scuola vengono descritti a fine capitolo gli sviluppi attuali, e le politiche pubbliche che ha ispirato.
Sociologia della devianza
di Antonio Grisolia
Nel riassunto viene trattato il tema delle teorie sulla criminologia più diffuse. Tra
le teorie vengono esposte la toeria classica (con Beccaria) e le teorie della
scuola positiva (con Lombroso), la scuola di Chicago, la teoria
dell'etichettamento, la teoria della subcultura, la teoria dell'associazione
differenziale e altre ancora. Il quadro di ogni scuola e teoria viene letta in
chiave storica, ogni teoria viene contestualizzata, vengono anche trattati gli
aspetti innovativi e gli aspetti critici di ogni scuola, e sempre per ogni scuola
vengono descritti a fine capitolo gli sviluppi attuali, e le politiche pubbliche che
ha ispirato.
Università: Università degli Studi della Calabria
Facoltà: Scienze Politiche
Titolo del libro: Devianza e criminalità
Autore del libro: Frank P. Williams, Marylin D. McShane
Editore: Il Mulino - Bologna
Anno pubblicazione: 20021. Bentham e Beccaria, le teorie della scuola classica
Si sviluppò sul funzionamento del sistema penale. I due autori più celebri erano Bentham e Beccaria.
Contesto sociale: diciottesimo secolo, affermazione della borghesia, e dell'autorealizzazione dell'individuo
attraverso il lavoro duro.
Contesto intellettuale: affermazione dell'edonismo, ovvero gli umani vivono cercando sempre di
massimizzare il piacere e minimizzare il dolore. Questa concezione divenne alla base del concetto di
deterrenza.
Giustificazione dello stato come frutto di un contratto sociale, dove il popolo alienava una parte della sua
libertà necessaria, per far si che lo stato proteggesse i diritti di tutto il popolo.
Prospettiva teorica: Lo scopo principale della giustizia penale era fungere da deterrente per la popolazione,
vista la concezione razionale ed edonistica dell'uomo.
La deterrenza (individuale e sociale) è l'unica giustificazione della punizione (che per Bentham è un male in
sé), e la punizione deve essere proporzionale e non eccedente al piacere del crimine.
Inoltre la deterrenza era efficace, se la punizione era certa, celere, e severa al punto giusto. Anche se la vera
forza della deterrenza era la celerità e certezza.
Il sistema giudiziario doveva garantire l'uguaglianza della legge a tutti, attraverso il due process of law.
Punizioni e procedure dovevano essere determinate in modo minuzioso per legge in modo da diminuire
l'enorme discrezionalità che veniva lasciata ai giudici.
Opera di razionalizzazione delle procedure, divisione dei reati per tipo, per gravità, distinzione tra reati
privati e pubblici. Disapprovavano la tortura , come mezzo per estorcere informazioni.
Il maggior interesse di questa scuola verso il sistema giudiziario, e su come le leggi influenzassero i
cambiamenti sociali, anziché sui veri e propri comportamenti criminali, fa di questa scuola una approccio
strutturalista.
Molti dei principi della scuola classica li ritroviamo nelle nostre costituzioni odierne, come il due process of
law , i diritti naturali, il divieto della pena di morte, o torture.
In più possiamo individuare, un rinnovato interesse per la deterrenza, e per il criminale come essere
razionale.
Antonio Grisolia Sezione Appunti
Sociologia della devianza 2. Lombroso e la scuola positiva
Se gli esponenti della scuola classica erano per lo più, scrittori e filosofi, quelli della scuola positiva , erano
scienziati e medici.Loro non vedevano l'uomo razionale come i classici, ma il comportamento umano come
determinato da tratti biologici psicologici e sociali. Interessi verso il comportamento criminale più che verso
il diritto e le leggi.
Contesto storico: Siamo alla fine del 19° secolo, caratterizzato da grande progresso economico e tecnologico
(come le ferrovie , e le comunicazioni in generale), la nascita delle città complesse e urbanizzate. E la
convinzione che la scienza potesse perfezionare l'umanità.
Un ingrediente importante per l'ascesa di questa scuola furono gli studi sull'evoluzione, di Darwin per
primo.
La teoria della scuola: usa un metodo basato sull'osservazione sistematica , e l'accumulazione di prove e di
fatti obbiettivi, all'interno di una cornice deduttiva.
Lombroso , è uno dei pionieri di questa scuola, attraverso una ricerca e raccolta meticolosa di dati, affermò
che i criminali sono affetti da anormalità fisico biologiche, di natura atavica, o degenerativa. Queste
inferiorità fisiche facevano nascere nel gergo criminologo il cosiddetto delinquente nato.
Dopo le critiche che gli furono mosse, egli accettò di includere tra le cause criminali anche fattori
economico sociali, ma sempre in maniera secondaria agli aspetti biologici.
Ferri: egli si spinse più in la del suo maestro, cogliendo come cause, oltre il delinquente nato , fattori di tipo
fisico (razza , geografia clima), di tipo antropologico (età sesso, psiche), e di tipo sociale (costumi economia
religione).
Garofalo, catalogava i comportamenti devianti, come un'inferiorità morale, che scaturiva in una mancanza di
sensibilità altruistica e di morale, che caratterizzava i paesi sviluppati. Inoltre coniò il termine di crimine
naturale, per comprende gli atti ritenuti criminali in tutte le società.
Attraverso ricerche biologiche si dedusse che ci fosse anche spesso un ereditarietà del crimine di padre in
figlio, o che il crimine fosse causato da labilità mentale.
Le teorie della tipologia fisica, descrivono le caratteristiche fisiche fondamentali per la predisposizione a
commettere atti criminali.
Per quanto concerne gli studi sui fattori psicologici, molti derivano dagli studi di Freud , col conflitto
inconscio del comportamento criminale. Si è scoperto in un ospedale psichiatrico, che tutti i giovani in un
periodo della loro vita avevano subito un trauma emotivo.
E individuarono come causa del conflitto interiore, un trauma emotivo.
Attualmente le teorie biologiche hanno scarso credito rispetto alle cause economico sociali.
Antonio Grisolia Sezione Appunti
Sociologia della devianza